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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

La carica di tritolo e la telefonata di un passante: Berlusconi indagato per l'attentato a Contorno

A sorpresa, spunta, tra gli episodi contestati all'ex Cavaliere, oltre al fallito agguato al giornalista Maurizio Costanzo in via Fauro a Roma, anche il blitz ordito contro il pentito a Formello nel 1993

Due pagine fitte fitte di date, reati, luoghi. Eccole, tutte le accuse della procura di Firenze a Silvio Berlusconi. Il documento è stato depositato al processo d'appello sulla trattativa tra Stato e mafia, in corso a Palermo, che vede tra gli imputati Marcello Dell'Utri e il generale Mario Mori. L'ex premier è indagato per le stragi mafiose del 1993. Una notizia che circola da due anni ma che in questi giorni ha avuto il bollo della ufficialità grazie alla certificazione inviata dalla Procura di Firenze su richiesta dei legali dell'ex Cavaliere. Si tratta di una decina di fogli in tutto, quelli inviati da Firenze e che ora sono agli atti della Corte d'assise d'appello di Palermo guidata da Angelo Pellino.

Anche se il presidente Pellino, venerdì, durante l'udienza del processo trattativa, ha ricordato che quegli atti possono essere sì visionati dalle difese ma non si possono fare copie. A sorpresa, spunta, tra gli episodi contestati a Berlusconi, oltre al fallito attentato al giornalista Maurizio Costanzo in via Fauro a Roma, avvenuto il 14 maggio 1993, anche il fallito attentato al pentito Salvatore Contorno avvenuto a Formello il 14 aprile 1993 (in provincia di Roma). 

Per quanto riguarda l'agguato contro Totuccio Contorno, come raccontarono tre collaboratori di giustizia nel 1996 i killer di Cosa nostra potevano uccidere il pentito ma non lo fecero perché la sua morte doveva essere "una cosa eclatante". Contorno infatti doveva essere dilaniato da una carica esplosiva, un omicidio che doveva fare "rumore". Lo rivelarono i pentiti Pietro Carra, Pietro Romeo e Pasquale Di Filippo, ai magistrati della Procura di Firenze, titolari delle inchieste sugli attentati del 1993. Il progetto poi fallì perché la carica di tritolo, piazzata nei pressi di Formello fu notata da un passante che avvertì la polizia. 

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