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Mafia, gli arresti alla Noce: il furto di profumi al Conca d'Oro per mantenere i carcerati

Il retroscena emerge dall'inchiesta "Padronanza" della squadra mobile. Uno degli indagati, Biagio Piranio, avrebbe acquistato per 30 euro fragranze griffate "per aiutare i picciotti dello Zen". I prodotti secondo l'accusa erano stati appena rubati al centro commerciale

I clan sembrano essere ormai così tanto in difficoltà da arrivare a smerciare profumi rubati per mantenere le famiglie dei carcerati. E' uno dei retroscena che emerge dall'operazione "Padronanza" della squadra mobile, che ha portato ad 11 arresti tra la Noce e Cruillas. Dalle intercettazioni, infatti, viene fuori che Biagio Piranio avrebbe acquistato fragranze appena arraffate in un centro commerciale proprio per contribuire al sostentamento dei "picciotti dello Zen".

Mafia, undici arresti alla Noce - le foto

"Se li sono portati dal Conco d'Oro"

Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Amelia Luise e Vincenzo Amico, la conversazione sul tema viene captata il 27 ottobre del 2017, quando Piranio discute con una persona non meglio identificata, che gli chiede: “Paisà te ne servono… me li hanno portati adesso… li vuoi vedere? Profumi originali Tommy Hilfiger… Sto girando per i picciotti dello Zen, quanto vuoi tu, originali… E te li spruzzo, se c’è acqua all’interno me li tiri in testa… ed il polo Ralph Lauren… Se li sono portati adessso adesso dal Conca d’Oro… A certe persone gli sembra che faccio il napoletano, qua, vedi, questo è quello maschile… Tieni, nascondili, che se passa la volante”.

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"Per i carcerati, parrino, dammi 30 euro"

Piranio domanda: “Ma che devi fare con queste cose?” e l’uomo ribadisce: “Per i carcerati… Tienu uno per te e uno per tua moglie… Prenditi quello per te, prenditi quello che ti ho spruzzato, parrino, fammi andare via adesso… Per i carcerati, parrì, fai tu… Fai tu, l’importante che non mi butti a terra… Prendi 30 euro… Dammi altri 10 euro… Parrì, ti do il resto… Parrì, ti sto rispettando, altri 10 euro… Per i carcerati… Parrì, 5 euro ciascuno mi devo dividere… Facciamo una malandrinaria… Prendi altri 10 euro...".

"Sono allergico"

Piranio a quel punto, infastidito, rimarca: “Pure io li mantengo i carcerati… Vattene, buttana della miseria, se vuoi sapere neanche li compro i profumi, me li regalano!", ma l'uomo insiste: “Minchia con tutto buono e benedetto, tieni qua, prendi quegli altri, 5 euro e ti do pure Hugo Boss..." e poi cercava di convincere anche Giovanni Nicoletti, che però tagliava corto: “No, sono allergico!".

Il gip: "E' ricettazione"

Scrive il gip Elisabetta Stampacchia nell'ordinanza: “Emerge in maniera assolutamente chiara ed inequivocabile, tanto la provenienza delittuosa della merce (dichiarato furto appena perpetrato al centro commerciale Conca d’Oro) quanto la consapevolezza di Piranio di acquistare, alla cifra di 30 euro, beni aventi tale origine. Quanto allo scopo di trarne profitto, esso è insito nella differenza fra il prezzo di mercato del bene e quello corrisposto e non è eliso dalla destinazione dichiarata del denaro al sostentamento dei carcerati dello Zen", ritenendo quindi provata l'accusa di ricettazione a carico di Piranio. 

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