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Mafia Misilmeri

"La lista civica di Cosa nostra", quando i boss di Misilmeri si preparavano alle comunali

Nel blitz "Cassandra" anche il tentativo di infiltrazione politica da parte del clan. Domenico Nocilla e Salvatore Sciarabba, già arrestati in "Cupola 2.0", nel 2017 facevano pure il nome dell'ipotetico candidato a sindaco per le elezioni di due anni dopo: "Nino Calandrino... senza partito e con i cristiani giusti"

“Se non sei là dentro non ci esce niente...”, diceva il 27 maggio del 2017 Domenico Nocilla ed ecco perché, secondo i carabinieri, avrebbe proposto al boss di Misilmeri, Salvatore Sciarabba, di fare “una bella lista civica, senza partito, con i cristiani giusti”. E avrebbe anche indicato il nome dell’ipotetico candidato a sindaco: “Nino, Nino Calandrino”. Un progetto ideato con molta lungimiranza, visto che le elezioni avrebbero dovuto tenersi due anni dopo, cioè ora. La vicenda del presunto tentativo di infiltrazione politica da parte di Cosa nostra era già emersa con l’inchiesta “Cupola 2.0” del dicembre 2018, quella in cui peraltro Sciarabba e Nocilla erano stati arrestati e per cui sono attualmente già sotto processo. La conversazione è stata captata dai carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Bruno Brucoli e Gaspare Spedale, nell’abitazione di Misilmeri di Sciarabba, dove intorno alle 9 del 27 maggio del 2017 si sarebbe tenuto un importante summit.

Le intercettazioni | Video

"Il nostro amico" da candidare a sindaco

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Nocilla avrebbe chiesto l’autorizzazione a Sciarabba di “candidare il loro comune amico, Antonino Calandrino per le elezioni a sindaco di Misilmeri previste tra due anni”, si legge nell’ordinanza del gip Guglielmo Nicastro. “Volevo io accennare – affermava Nocilla - siccome tra due anni, tranne che mi va bene tutto, per quanto riguarda le elezioni a Misilmeri, noi abbiamo un amico comune anche… Lui si chiama Nino, Nino Calandrino… che vorrebbe, avi che ci dico, anni e anni, ‘Nino candidati’”.

Colpo alla mafia di Misilmeri e Belmonte

"Se non sei là dentro non ci esce niente"

Nocilla spiegava poi l’importanza di una tale scelta: “Perché se non c’è una candidatura giusta, di una persona che possa… Noialtri restiamo sempre fuori da tutte le parti, perché se non sei là dentro non ci esce niente, quindi mi pare che sia convinto, fermo restando che non diamo disturbo a nessuno...”. Un ragionamento che Sciarabba condivideva in pieno, ma di cui – visto che mancava ancora tempo alle elezioni – si sarebbe dovuto riparlare: “Vabbè, poi quando… ne parliamo, ne parliamo e poi si vede il da farsi, poi ne parliamo e si parla un anno prima, si fanno...”.

"Una bella lista civica con i cristiani giusti"

Per i carabinieri, “il piano di Nocilla prevedeva la formazione di una lista civica, senza l’egida formale di un partito politico, composto da ‘cristiani giusti’, cioè individuati nell’ottica di ottenere il monopolio dell’intera comunità”. E infatti nell’intercettazione diceva: “Il discorso che volevo fare una bella lista civica, senza partito, con i cristiani giusti, se no non fai niente, però ci si deve pensare un anno prima… Le elezioni sono tra due anni”. E Sciarabba era d’accordo: “Giusto!”, replicava infatti.
 

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