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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare

I clan della Kalsa e di Borgo Vecchio Nove condanne per estorsioni e rapine

Un solo assolto: è Giuseppe Auteri. La pena più alta è stata inflitta ad Antonino Abbate (classe 1977). Processo celebrato col rito abbreviato dal gup Sergio Ziino

Un assolto e nove condannati per pene complessive di oltre cinquant'anni di carcere. Così si è concluso il rito abbreviato del processo "Eleio" che vedeva imputati presunti affiliati ai clan mafiosi della Kalsa e di Borgo Vecchio.

Le accuse andavano dall'associazione mafiosa alle estorsioni alle rapine, alla detenzione di stupefacenti e di armi. Il gup Sergio Ziino ha assolto Giuseppe Auteri. La pena più alta è stata inflitta ad Antonino Abbate, nato nel 1977: ha avuto 9 anni e 4 mesi. Ottavio Abbate, zio dell'altro imputato, e il figlio Antonino, nato nel 1981, sono stati condannati a 4 anni e 2 mesi a testa.

Al presunto capo mandamento di Porta Nuova, Gregorio Di Giovanni, sono stati inflitti sette anni, ma il gup non gli ha riconosciuto il ruolo di "capo e promotore" e gli ha tolto la conseguente aggravante. Condanna a 4 anni e 2 mesi pure per Alessandro Cutrona, mentre a Ignazio Di Marco sono toccati 4 anni e 10 mesi, a Salvatore Ingrassia 6 anni e 10 mesi, a Gaetano Presti 5 anni e 6 mesi e a Francesco Arcuri 6 anni e 4 mesi. 
 

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