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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Carini

Mafia, colpito il clan di Carini: sequestro da 160 milioni di euro

Due i destinatari del blitz della Finanza. Il primo aveva controllato nel tempo lavori pubblici e pagamenti del pizzo. Messi i sigilli a beni e attività di un secondo uomo, un imprenditore considerato vicino alla stessa "famiglia"

Aziende, fabbricati, terreni, automobili e conti correnti. Questo il patrimonio da 160 milioni di euro (I BENI CONFISCATI) sequestrato dalla Finanza ad un esponente di spicco del clan mafioso di Carini, Vincenzo Pipitone e ad un imprenditore ritenuto a lui vicino, Lorenzo Altadonna. Il primo, già condannato nel 2007 a 10 anni e 7 mesi di reclusione, si era occupato degli affari del clan, controllando i lavori pubblici e imponendo il pagamento del pizzo agli imprenditori. LE IMMAGINI DELL'OPERAZIONE

L'operazione è stata condotta dalla Finanza a seguito delle indagini economico-patrimoniali del Gruppo di investigazione della criminalità organizzata del nucleo locale di polizia tributaria. Tra i beni confiscati anche due lussuose ville a Carini, del valore di un milione di euro ciascuna ed intestate ad un prestanome. Vincenzo Pipitone, 57enne originario di Torretta, fu arrestato nel 2006 per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione e, successivamente, condannato a 10 anni e 7 mesi.

Dopo essere finito del mirino degli investigatori già nel 1980, Pipitone aveva continuato a curare gli interessi della "famiglia" di Carini attraverso una serie di condotte illecite, controllando il panorama degli appalti pubblici e imponendo il pagamento del pizzo, oltre ad utilizzare vari prestanome ai quali intestare il patrimonio maturato nel tempo.

L'altro destinatario del provvedimento è un 51enne di Carini, Lorenzo Altadonna, imprenditore considerato vicino alla stessa famiglia mafiosa. La Finanza ha così potuto sequestrare quattro società e relativi immobili, quote societarie, tre ditte individuali operanti nel settore dell'edilizia, nel commercio di elettrodomestici e nell'abbigliamento, tre opifici a Carini, sei automobili, 29 fabbricati, 43 terreni fra Palermo e Trapani e le disponibilità finanziarie a lui collegate, tra conti correnti e polizze vita. (In allegato, in basso Vincenzo Pipitone e Lorenzo Altadonna)

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