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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Casteldaccia

Boss bruciati, trovate le pistole Nuovo pentito nella mafia bagherese

Si tratta di una delle 21 persone fermate nel blitz di due giorni fa. E' lui che ha portato all'individuazione dei cadaveri. Intanto sono state recuperate le armi dei due presunti killer, i fratelli Pietro e Salvatore Scaduto

C’è un nuovo pentito nel clan di Bagheria. E’ uno dei 21 fermati del blitz dei carabinieri di due giorni fa. E’ lui che ha portato gli investigatori nella discarica di Casteldaccia dove erano stati occultati i cadaveri carbonizzati dei due mafiosi uccisi nei giorni scorsi.

Intanto sono state trovate le pistole con cui i due fratelli Pietro e Salvatore Scaduto, fermati ieri dai carabinieri, avrebbero ucciso i due narcotrafficanti Juan Ramon Fernandez e Fernando Pimentel, scomparsi da Bagheria il 9 aprile e trovati carbonizzati mercoledì in una discarica a Casteldaccia. I militari le hanno trovate a poca distanza dal luogo in cui erano i corpi. Secondo gli investigatori, non sarebbero le uniche ad avere sparato. Gli Scaduto avrebbero fatto parte di un commando di killer più numeroso. I due narcos sono stati uccisi con 30 colpi di arma da fuoco.

Un'esecuzione disposta, secondo gli investigatori, dal boss canadese Vito Rizzuto che temeva che Fernandez, affiliato alla sua cosca e per anni vissuto in Canada, si alleasse col suo nemico. Sarà eseguita anche una tac per esaminare i corpi completamente bruciati per accertare se le pistole trovate sono davvero le armi usate.

Boss canadesi trovati carbonizzati a Casteldaccia

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