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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

L'Opera Pia Ruffini licenzia, i dipendenti a Lorefice: "Venga a vedere come lavoriamo"

Diversi servizi, gestiti dall'ente, nel 2018 verranno chiusi e 42 lavoratori perderanno il posto. Trenta di loro hanno scritto una lettera all'arcivescovo: "Siamo rammaricati per il triste epilogo di una così gloriosa istituzione"

"Siamo rammaricati per l’epilogo che sta vedendo la fine, a nostro  avviso ingiustificata, di una così gloriosa istituzione". Comincia così la lettera che 30 dipendenti dell'Opera Pia cardinale Ernesto Ruffini hanno scritto all'arcivescovo Corrado Lorefice, che presiede l'ente. A fine anno 42 lavoratori perderanno il posto e diversi servizi chiuderanno.

"La chiusura dei servizi, decisa in modo unilaterale dal 'vostro' Cda con la Vostra condivisione, appare priva di motivi - continuano i lavoratori - in quanto l'opera possiede risorse finanziarie, umane e logistiche per tenere i servizi attuali aperti, e anzi ampliarli visto la crescente domanda che proviene dal territorio".

Tra i servizi che chiuderanno anche il centro riabilitativo Cor, rivolto ai disabili: la convenzione tra l'Asp e l'Opera Pia non sarà rinnovata nel 2018. Già chiuso l'asilo nido Pesciolino Nemo: "E' stato tenuto aperto solo due mesi - si legge nella lettera scritta dai dipendenti - nonostante avesse strutture all’avanguardia, personale di altissima specializzazione e utenza completa con 24 piccoli da 0 a tre anni". L'Opera Pia, inoltre, ha invitato il comune a trasferire gli anziani della Casa albergo villaggio dell'ospitalità in altre strutture e comunicato alla Prefettura di non voler prorogare la convenzione per la gestione del servizio di accoglienza migranti. L'ente motiva i licenziamenti e le chiusure adducendo motivazioni economiche: ha un debito di 2,5 milioni.

Dal canto loro però i lavoratori denunciano: "Non hanno tenuto conto delle soluzioni da noi proposte: eravamo disposti alla riduzione dell'orario anche a 30 ore settimanali  per un periodo stabilito fino a che l’ente non fosse uscito dalla difficile situazione economica in cui versa senza però mettere in discussione il  contratto che è, e continuerà ad essere, di natura pubblica e per questo non prevede il licenziamento collettivo fattoci pervenire".       

Anche se i giochi sono fatti, i dipendenti non si arrendono e concludono la lettera invitando Lorefice ad andarli a trovare: "Venga a vedere almeno l’Opera che il suo predecessore le ha lasciato e che lei ancora non ha ancora conosciuto ma faccia in tempo perché dopo 68 anni di attività il giorno 31 del mese di dicembre dell’anno 2017 il ​Cda e lei​ ne avete decretato la chiusura con una fredda e impersonale decisione di una qualunque circolare. Noi saremo sempre là a lavorare perché e l’unica cosa che sappiamo fare e che facciamo benissimo anche se non vediamo un euro da quindici mesi". 

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