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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Lettera a Dell'Utri: "Caro Marcello, interrompi lo sciopero della fame"

Lettera di solidarietà da parte dei consiglieri del gruppo di Forza Italia del Friuli Venezia Giulia all’ex senatore palermitano: "Mantenere in carcere una persona affetta da gravi patologie degenerative appare come un accanimento odioso e ingiustificato"

Lettera di solidarietà da parte dei consiglieri del gruppo di Forza Italia del Friuli a Marcello Dell'Utri, l’ex senatore palermitano che negli scorsi giorni ha iniziato uno sciopero della fame e delle cure dopo che il tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto la richiesta di sospensione della pena sulla base delle cattive condizioni di salute del detenuto. 

I periti del tribunale di sorveglianza avevano ritenuto, infatti, operabile il tumore alla prostata di cui soffre l'ex parlamentare. "Preso atto della decisione del Tribunale che decide di lasciarmi morire in carcere - aveva poi riferito Dell'Utri agli avvocati De Federici e Filippi - ho deciso di farlo di mia volontà adottando lo sciopero della terapia e del vitto".

La lettera

Carissimo Marcello,

ho voluto, insieme agli amici e colleghi del gruppo regionale di Forza Italia del Friuli Venezia Giulia, rivolgerti un pensiero di vicinanza e solidarietà in questo tuo momento così difficile. Siamo tutti sconcertati dal rifiuto che il magistrato di sorveglianza ha opposto alla tua legittima richiesta di affrontare le cure gravose che ti spettano ai domiciliari.

Mantenere in carcere una persona affetta da gravi patologie degenerative, che necessita di cure invasive e debilitanti, appare come un accanimento odioso e ingiustificato soprattutto a fronte di numerosi precedenti che hanno visto concessi i dovuti trattamenti domiciliari.

Il rispetto del dettato costituzionale, secondo il quale le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, non dovrebbe costituire solo un imperativo obbligo giuridico per il magistrato ma anche un suo imprescindibile dovere morale. Ci sembra, in questo caso, che siano mancati entrambi.

Nonostante quest’ennesima dura prova che la vita ti ha voluto riservare e consapevoli delle profonde motivazioni di carattere morale e civile che ti hanno spinto al gesto estremo del rifiuto del cibo e delle cure, ti esortiamo a interrompere immediatamente questo tua azione di denuncia e di protesta a fronte della necessità di mantenerti in forze per continuare questa battaglia che ci vede tutti al tuo fianco.

Un saluto affettuoso,

Riccardo Riccardi

Roberto Novelli

Elio De Anna

Roberto Marin

Bruno Marini

Mara Piccin

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