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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Palermo, troppi comuni senza fogne Maglia nera per inquinamento acque

Senza rete fognaria Cefalù, Carini, Santa Flavia, Palermo e frazioni limitrofe. Fra gli agglomerati condannati perché le acque reflue non sono adeguatamente trattate Cefalù, Carini, Misilmeri, Monreale, Santa Flavia, Termini Imerese e Trabia

In Sicilia, otto punti sono risultati "fortemente inquinati" ed altri due "inquinati". Questi i risultati a seguito dei controlli di qualità delle acque regionali effettuati dai biologi di Goletta Verde, l'imbarcazione utilizzata da Legambiente per i controlli. Due giorni fa è giunta la condanna dell’Unione Europea all’Italia per inadempienza sulla Direttiva n. 271 del 1991 relativa all’adeguamento del trattamento reflui urbani. Chiamati in causa ben 57 comuni della regione siciliana, di cui sono 27 gli agglomerati siciliani che hanno ricevuto la condanna più grave: mancanza di reti fognarie.

Secondo i biologi di Goletta Verde, vi sono diversi punti dove le acque sono fortemente inquinate a Palermo: località Vergine Maria, presso la spiaggia antistante la Tonnara Bordonaro, dove, nonostante l'esposizione di un cartello di divieto di balneazione, al momento dei controlli da parte dei tecnici di Legambiente, erano presenti diverse persone e bambini che facevano il bagno. Nel nostro Paese sono infatti 109, tra comuni e agglomerati con un numero di abitanti equivalenti o superiori alle 15 mila unità, che scaricano in aree non giudicate sensibili e che due giorni fa sono stati condannati dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea per la mancata applicazione della Direttiva sulla depurazione 91/271/CE. La sentenza arriva nell’ambito della procedura d’infrazione 2004/2034 che colpisce duramente l'Italia in quanto, come dimostrano questi dati, dopo oltre otto anni, il paese ancora non è riuscito a mettersi in regola.

"Dei 109 comuni condannati due giorni fa dalla sentenza della Corte di giustizia europea, ben 57 riguardano la Sicilia, stiamo parlando del 52% del totale degli agglomerati che non hanno adeguato il proprio sistema depurativo - commenta Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde -. Di questi, 27 agglomerati hanno ricevuto la condanna più grave, in quanto sprovvisti di fognature; 56, invece, i comuni imputati di non avere un adeguato trattamento dei reflui e di non avere strutture adeguate per reggere carichi antropici maggiorati relativi al flusso turistico. Le gravi carenze del sistema di depurazione della Sicilia, confermate dal dato Istat che fa meritare alla regione il primo posto in Italia per l’insufficienza depurativa, con il 47,3% di adeguata copertura, non solo danneggiano ambiente e salute ma impongono al nostro Paese e quindi alle tasche di tutti noi cittadini il pagamento di multe salatissime. Non si può più rimandare il  risanamento di questa situazione, per cui chiediamo a gran voce che i recenti fondi CIPE vengano immediatamente investiti: degli 1,7 miliardi di euro stanziati per le regioni del mezzogiorno, alla Sicilia spettano 1,1 miliardi per i comuni che ancora sono carenti dei servizi di fognatura e depurazione. Ci aspettiamo quindi - conclude Carpentieri - che questi fondi si traducano con solerzia e assoluta trasparenza in interventi concreti per contrastare questo triste primato”.

“Per una diffusione dei dati del monitoraggio delle micro alghe potenzialmente tossiche - affermano Anna Abita e Paola Aiello, Dirigenti ARPA Sicilia -, ARPA ha creato un link sulla sua home page monitoraggio Ostreopsis tramite il quale si può accedere ai risultati delle analisi. In particolare si possono direttamente aprire le schede dei 35 punti di campionamento rappresentativi delle zone più favorevoli alla proliferazione delle alghe, che riportano le densità rilevate per tutte le Ostreopsis. Inoltre, tramite Google Earth è possibile vedere esattamente l’ubicazione dei punti di campionamento ed accedere direttamente ai risultati". Sono risultati sprovvisti di rete fognaria conforme alla direttiva 91/271/CE Cefalù, Carini, Santa Flavia, Palermo e frazioni limitrofe. Gli agglomerati condannati dalla Corte di Giustizia Europea perché le acque reflue non sono adeguatamente trattate sono quelli di Cefalù, Carini, Misilmeri, Monreale, Santa Flavia, Termini Imerese e Trabia.

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