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Cronaca

Fuoco ad un mezzo della polizia Ultrà palermitano arrestato a Lecce

Antonino Raccardi avrebbe appiccato le fiamme ad una camionetta fuori dallo stadio durante gli scontri che si sono verificati dopo Lecce-Carpi, play off di Lega Pro. Identificato grazie ad un tatuaggio di un'aquila. Nell'operazione della digos eseguiti 13 arresti

Avrebbe appiccato il fuoco ad una camionetta della polizia fuori dallo stadio dopo la partita Lecce-Carpi. Un ultra palermitano è uno dei destinatari dei tredici ordini di custodia cautelare in carcere che dall’alba di oggi gli agenti della digos salentina stanno eseguendo per gli episodi di violenza che si sono verificati al fischio finale della gara di ritorno della finale play-off della Lega Pro lo scorso 16 giugno.

Il giovane palermitano, Antonino Raccardi di 23 anni, è considerato responsabile di aver dato alle fiamme un veicolo della polizia, alle spalle della Tribuna centrale. E' stato identificato grazie ad un tatuaggio di un'aquila con le ali spiegate. Fa parte degli ultras della Curva sud palermitana. Il provvedimento è stato richiesto dal procuratore Cataldo Motta e dal sostituto Massimiliano Carducci al giudice per le indagini preliminari Giovanni Gallo al termine di un’attività investigativa condotta sulla base delle registrazioni video all’interno e all’esterno dello stadio di Via del Mare.

Ultrà palermitano incastrato dal tatuaggio - foto LeccePrima



Raccardi, 23 anni, è stato incastrato dal tatuaggio, un'aquila (simbolo del Palermo) sul braccio destro. Un tratto distintivo che il ragazzo ha pagato caro. Nelle immagini brandisce una cintura a mo' di frusta.

I reati contestati sono danneggiamento, aggressione alle forze dell’ordine, minacce e invasione. Condotte anche una trentina di perquisizioni. Da anni le tifoserie del Lecce e Palermo sono gemellate.  

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