Monte Pellegrino, domani l’insediamento del cantiere: “Priorità al versante Rotoli”

Si insedierà domani il cantiere per la messa in sicurezza del costone roccioso di Monte Pellegrino a rischio caduta massi. Il Comune chiederà formalmente alla direzione dei lavori del consorzio Cooperative Costruttori, la società che ha ottenuto l’appalto, di poter liberare al più presto la parte sovrastante il camposanto di Santa Maria dei Rotoli.

Una priorità per il Sindaco Leoluca Orlando come ha confermato il dirigente degli Impianti cimiteriali Gabriele Marchese: “Non appena cominceranno i lavori – dice -, la prima cosa che chiederemo sarà la possibilità di dare priorità al versante Vergine Maria per riaprire quanto prima la zona inibita del cimitero dei Rotoli”. La parte più alta del cimitero, infatti, è chiusa da oltre quattro anni e, al disagio dei cittadini, si aggiunge quello dell'amministrazione che non può usare gli oltre 800 posti immediatamente disponibili in quell'area.

Da domani, dunque, la ditta avrà due anni e mezzo e sei milioni di euro per portare a termine, come da contratto, il consolidamento della montagna. L’attesa è stata lunga, estenuante. Sette anni per la precisione. Un tempo interminabile in cui l’appalto è stato bloccato da ricorsi, verifiche, arresti e pastoie burocratiche. Ora pare che le cose vadano per il verso giusto e si dovrebbe poter – finalmente – correre ai ripari su una vera e propria bomba a orologeria che incombe sui cittadini. Sono oltre 600 i massi che rischiano di staccarsi dal costone roccioso per finire a valle.

Si tratta di un dato vecchio, risalente al 2002 e fornito dagli stessi uffici del Comune, un numero che deve essere aggiornato, sicuramente, in negativo considerata la natura calcarea delle rocce della montagna, ma che bisogna tener presente per comprendere la pericolosità dell’area che riguarda solo la parte interdetta al cimitero di Santa Maria dei Rotoli e con essa tutta la parte sottostante la montagna palermitana.