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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Politeama / Via Emerico Amari

Cantiere di via Amari, ritardi e paura: "Pietre e fango sulle vetrate, poi un boato"

Lavori al rallenty, la denuncia del presidente della commissione Attività produttive, Caracausi, che ha inviato una lettera a sindaco e prefetto per chiedere un'ispezione sulle condizioni di sicurezza

Lavori lumaca e "pioggia" di pietre. Ritardi, disagi e paura per i residenti della zona: il cantiere dell'anello ferroviario di via Amari continua a fare discutere. Il presidente della commissione Attività produttive del Comune Paolo Caracausi (Idv) e il rappresentante dei commercianti e residenti di via Emerico Amari, Francesco Raffa, hanno scritto oggi una lettera sui ritardi dei lavori nell'area 4 dei cantieri fra le vie Crispi e Scordia, chiedendo un'ispezione sulle condizioni di sicurezza. La missiva è stata indirizzata al sindaco Orlando, al Prefetto, all'Asp, al comandante dei vigili del fuoco, al comandante dei vigili urbani, alla Procura della Repubblica, a Rfi, a Italferr e a Tecnis.

I lavori vanno avanti a rilento. E adesso il rischio è che lo stop alle auto nella zona, possa essere prolungato anche oltre il 20 dicembre del 2016, la data indicata dal Comune per consentire gli interventi. "I lavori procedono molto lentamente, in spregio alle norme sulla sicurezza e con fortissimi rischi per quanti vivono e operano nelle aree limitrofe al cantieri - scrivono Caracausi e Raffa - dal monitoraggio dei lavori si evince, in modo inconfutabile, che la produttività non garantisce il rispetto dei tempi stabiliti e il completamento dell'opera".

Da mesi non possono circolare le auto nel tratto che va da via Crispi a via Principe di Scordia e nel segmento Belmonte-Amari di via La Masa. " Ad oggi - spiegano - abbiamo il fortissimo sospetto che la riconsegna dall'area 4, prevista per il 20 dicembre 2016, non possa essere rispettata, il che comporterebbe un danno enorme per residenti e attività commerciali. Il 28 maggio c'è stato uno sversamento di olio dalla trivella, il 13 giugno pietre e fango hanno colpito vetrate e portoni, il 14 giugno un forte boato ha fatto temere il peggio, con pietre piovute sui marciapiedi: viste queste anomalie e l'incapacità dell'impresa di completare l'opera con i mezzi oggi in campo, chiediamo che si predisponga una ispezione sulla sicurezza del cantiere".

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