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Cronaca Bagheria

Schiavi palermitani nei negozi cinesi: "Turni di 12 ore, mai in ferie e topi tra la merce"

Alle Iene riflettori puntati sulla vicenda legata al centro commerciale Z&H, a Bagheria, sulla statale 113. Parlano i giovani commessi tuttofare: "Noi, senza un contratto di lavoro, costretti pure a pulire in bagno. Pagamenti? In nero, 550 euro in contanti". Video all'interno

Si chiamano Enza, Giuseppe, Antonio. Giovani palermitani, commessi tuttofare senza un contratto di lavoro. Alla disperata ricerca di un'occupazione. Alle Iene riflettori puntati sulla vicenda legata al centro commerciale Z&H, a Bagheria, sulla statale 113. Il titolo del servizio andato in onda ieri sera su Italia 1 è esplicativo: "Quando i cinesi sfruttano i lavoratori in un centro commerciale". A parlare sono proprio loro, i giovani commessi: "Facevamo di tutto, anche pulire i bagni, per 550 euro. Pagati mensilmente e in contanti, sempre in nero. Erano pochi soldi, ma sicuri. Non avevamo un contratto di lavoro".

Il servizio delle Iene

Una ragazza racconta: "Siamo stati trattati come schiavi, lavoravamo in condizioni igienico-sanitarie pessime. A terra c'era merce ovunque: spazzatura, topi, scarafaggi, escrementi di animali. E alcuni uffici del centro commerciale si erano trasformati in veri dormitori. Abbiamo scoperto che c'erano dei dipendenti cinesi, oltre a noi, che là dentro dormivano e mangiavano". 

I dipendenti palermitani si sono poi rivolti ad un avvocato per rivendicare i loro diritti. E la società cinese - che intanto ha aperto altri cinque locali a Palermo - è stata condannata a pagare gli arretrati per decine di migliaia di euro. I giovani lavoratori però non hanno mai ricevuto i soldi dovuti. L’inviata del programma Mediaset si è recata dai responsabili, senza però ricevere alcuna risposta.   

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