"La mafia uccide solo d'estate", serie tv sulla Rai: "Cosa nostra va presa in giro"
La fiction, ispirata all`omonimo film di Pif, andrà in onda dal 21 novembre. Piero Grasso: "La pellicola sulla mafia più bella che abbia mai visto"
"Non dobbiamo vedere i mafiosi come eroi, la mafia va presa in giro, perché è sangue, violenza, paura, non potere e denaro: non rappresenta quei miti che possono attrarre. Il grande merito de 'La mafia uccide solo d`estate' è il modo di trattare questo fenomeno". E` quanto ha affermato il presidente del Senato Pietro Grasso alla presentazione, al cinema Barberini di Roma, della serie tv "La mafia uccide solo d`estate", in onda su Rai1 dal 21 novembre.
La fiction è ispirata all`omonimo film di Pif, che raccontava, in chiave tragicomica, la presa di Cosa Nostra su Palermo dagli anni Settanta agli anni Novanta. "Quando andai a vedere il film erano 24 anni che non entravo in un cinema, alla fine dissi a Pif 'è il film sulla mafia più bello che abbia mai visto'. - ha detto Grasso - La fiction riprende quel modo di narrare la mafia con leggerezza ma anche con precisa documentazione, tratta il tema con ironia e lancia un messaggio". Sottolineando il vuoto che i giudici Falcone e Borsellino hanno lasciato nella sua vita, Grasso ha affermato: "Non devono essere considerati eroi e miti, ma persone che avevano il grande pregio di non arrendersi, di credere nelle proprie idee e andare avanti con coraggio, come dobbiamo fare noi".
Pif, che nella serie tv interpretata da Claudio Gioè, Anna Foglietta, Francesco Scianna e diretta da Luca Robioli figura solo come voce narrante, ha detto: "La serie tv entra nelle case, anche quelle dei mafiosi, per prenderli in giro, sminuendoli, e la mafia non ha senso dell`umorismo: se cogli il lato umano, ridicolo, è una vittoria. Ed è grazie anche a Peppino Impastato che oggi si può prendere in giro la mafia senza che ti succeda niente".