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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Viale delle Scienze

Università, a lezione con Jovanotti: eccesso di presente, manca futuro

Il cantautore e rapper romano ha incontrato gli studenti universitari per ripercorrere con loro la sua esperienza musicale e di vita. "E' un paese mal costruito, ma voi sapete essere una potenza"

"Provo grande affetto per questa città. Ha contribuito alla mia formazione politico-sociale, ma ricordo anche con dispiacere quello che hanno significato le stragi del '92". Queste le prime riflessioni di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che questo pomeriggio ha "festeggiato" i suoi 25 anni di carriera con gli studenti palermitani nella facoltà di Scienze della Formazione. (GUARDA IL VIDEO)

Sembra una vera e propria lezione accademica: oltre duemila studenti pendono dalle sue labbra, tutti accorsi per sentire le parole di un cantante che, in un quarto di secolo è stato capace di raccontare tante storie, con forme diverse, con un linguaggio in continua evoluzione. "L'incontro nasce proprio dall'idea di base della tesi di uno nostro studente, Alessio Migliazzo, con il quale stiamo 'scoprendo' le doti musicali e poetiche del cantante - spiega il professore Ivano Cavallini, docente di Storia della Musica - La particolarità della sua musica nasce dal fatto che lui, per sua stessa ammissione, compone pensando alla metrica. Prima vengono le parole, poi tutto il resto. Questo fantastico cantautore - conclude Cavallini - crea elementi melodici molto semplici che riescono però ad evocare nella nostra mente delle chiare immagini. Penso alla sua musica come agli scatti di un fotografo".

Jovanotti all'Università di Palermo - foto Campolo



E con la sua capacità di fotografare il mondo circostante, Jovanotti ha cercato di trasmettere qualche nota positiva ai tanti ragazzi: "Dicono che l'Italia sia un posto ricco, dove tutto è già stato costruito. Anche mal costruito, a volte…E' un paese nel quale si vive un eccesso di presente e dove invece c'è mancanza di futuro. Le giornate vengono riempite da un continuo flusso di informazione che fanno si che questo presente spesso sia aggressivo nei nostri confronti. Su ogni cosa dobbiamo prendere posizione, mettere un like o esprimere un voto. Ma questo può anche farci perdere di vista la progettualità. Però voi siete una potenza. Potete avere ed essere una forza sovrumana".

La facoltà trasuda gente e vitalità, come spesso non capita in occasioni d'altro genere. Finito l'incontro, la folla si disperde. Alcuni, vanamente, attendono e sperano di incontrare Jovanotti in qualche stanza o corridoio per strappargli una foto o un autografo. "Sono d'accordo con Lorenzo quando dice che ci vuole iniziativa, creatività. Certo, questo da solo non può bastare - spiega il preside della facoltà, Michele Cometa - E' un'artista dalla spiccata sensibilità che riesce ad infondere energia, voglia di vivere. E questo, per ora, è un messaggio importante da dare".

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