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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Integrazione, lavoro e buon cibo: 60 migranti imparano a lavorare latte e derivati

Il progetto è stato ideato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia e patrocinato dal Rotary Club Palermo. Caracappa: "Chi arriva nel nostro Paese non deve essere considerato un peso per la comunità, ma una risorsa importante per la nostra società"

Hanno imparato l’arte della lavorazione del latte e dei suoi derivati grazie a un progetto ideato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia e patrocinato dal Rotary Club Palermo. Sessanta migranti, ospiti dei Cas Borgo e Mercurio di Palermo, hanno avuto l’opportunità di imparare un mestiere che possa aiutarli a entrare nel mondo del lavoro e integrarsi al meglio nel tessuto sociale in cui vivono.

Stamattina, a Villa Niscemi, si è svolta la fase finale del progetto, fortemente voluto dal prefetto Antonella De Miro e dal sindaco Leoluca Orlando. I migranti hanno preparato il formaggio e la ricotta che poi sono stati degustati dai presenti.

“L’obiettivo del progetto – ha detto il direttore sanitario dell’Izs Sicilia Santo Caracappa – è quello di far apprendere ai migranti un mestiere nei settori dell’allevamento di animali nonché della lavorazione del latte per aiutarli a trovare un’occupazione e ad inserirsi nel tessuto sociale che li accoglie. e. Il migrante non deve essere considerato un peso per la comunità ma una risorsa importante per la nostra società. Il progetto ha molteplici finalità, tra cui quella di tenerli impegnati, di fargli fare qualcosa che anche se non fa parte della loro cultura, può essere interessante. Un’altra finalità è quella di dargli un’opportunità per inserirsi nel mondo produttivo, avendo acquisito alcuni elementi basilari di questo processo di trasformazione. Abbiamo cercato di impartire alcune regole fondamentali come le norme igienico sanitarie che devono essere seguite quando si sceglie di lavorare con gli alimenti, ma anche il rispetto dei tempi di lavorazione”. 

Per la realizzazione del progetto, è stato importante il contributo della Coldiretti, che ha fornito le materie prime.

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