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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Bonagia

Bonagia, intitolata a Placido Rizzotto l'ex via del Levriere

Il dirigente sindacale della Cgil di Corleone fu rapito dalla mafia e poi ucciso il 10 marzo del 1948. Per il segretario Enzo Campo è stato un "costruttore di democrazia e di libertà nel nostro Paese". Il sindaco Orlando: "“Palermo e Corleone insieme nella memoria"

Da oggi l'ex via del Levriere, a Bonagia, porterà il nome di Placido Rizzotto, il dirigente sindacale della Cgil di Corleone rapito dalla mafia e poi ucciso il 10 marzo del 1948 quando aveva 34 anni. Partigiano siciliano, rientrato a Corleone dopo aver combattuto con l'esercito sulle Carnie, fu alla testa del movimento contadino che in quegli anni, con le bandiere rosse, marciava per rivendicare la concessione delle terre.

Alla cerimonia hanno partecipato l'amministrazione comunale di Palermo e quella di Corleone, la Cgil di Corleone, rappresentanti della Cgil nazionale e siciliana, numerosi familiari, l'Anpi, Libera, e diversi esponenti della società civile. “Palermo e Corleone insieme nella memoria – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando - che non è freddo ricordo ma impegno per il presente e per il futuro. Quello fra Palermo e Corleone, che è stato un collegamento criminale fatto di politica, affari e perversione anche istituzionale, oggi segue una via che ormai da anni caratterizza la vita di questa nostra realtà, uscita dal tunnel della palude mafiosa in un tempo nel quale la mafia aveva il volto dello Stato. Bonagia è un quartiere nuovo, dove l’intitolazione di strade non è una specie di espediente giusto per intitolare una via, ma è un modo per qualificare in termini di diritti un’intera parte della città”.

"Placido Rizzotto - ha detto il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo - è stato uno  dei segretari della Camera del Lavoro più illustri, che ha pagato con il prezzo della vita la propria passione politica. E' stato un partigiano e un dirigente costruttore di democrazia e di libertà nel nostro Paese. Racchiude in sé queste due figure: la resistenza all'antifascismo e alla mafia. Solo nel 2012 ha avuto il riconoscimento dovuto, dopo il ritrovamento del suo corpo, con i funerali di Stato. L'unico ad aver avuto questo tributo mentre tutti gli altri nostri sindacalisti uccisi, eroi non solo della Sicilia ma nazionali, non hanno avuto giustizia. L'intitolazione di queste strade, per cui ringraziamo l'amministrazione comunale, è importante non solo per il ricordo e la memoria, fondamentali per l'identità di una comunità, ma per proseguire nella battaglia per l'affermazione dei diritti".

E' l'ottava delle “vie dei diritti” che il Comune di Palermo e la Cgil Palermo hanno intitolato ai rappresentanti sindacali uccisi.
 

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