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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Minacce a Gozzo, il pm che indaga sulla strage di via D'Amelio

Il messaggio minaccioso è stato recapitato alla guardia di finanza. Rafforzate tutte le misure di sicurezza. Un insolito viavai sarebbe stato notato vicino casa sua e qualcuno avrebbe chiesto informazioni sulla sua abitazione. Messineo: "Escalation preoccupante"

Ancora un caso di intimidazione, questa volta rivolta al pubblico ministero Nico Gozzo. Un messaggio anonimo è stato recapitato alla caserma della guardia di finanza di via Crisp. Il destinatario era il pm, originario di Caltanissetta, che sta indagando sulla strage di via D'Amelio. Gozzo è attualmente coinvolto nel processo "Borsellino quater" sull'attentato che costò la vita a Paolo Borselino.

Le forze dell'ordine hanno rafforzato tutte le misure di sicurezza a tutela del sostituto procuratore: chiusa anche la strada di fronte la sua abitazione. Per i vicini negli ultimi mesi si sarebbe visto un viavai insolito nei pressi dell'edificio dove abita Gozzo. Oltre ad alcune telefonate anonime, qualcuno si sarebbe introdotto nel vicino albergo per chiedere informazioni sull'abitazione del magistrato. Le indagini proseguono ma saranno trasferite per competenza nel foro catanese.

"In questo periodo c'è una vera e propria escalation degli atti di minacce nei confronti dei magistrati non solo di Palermo ma anche di altre sedi - ha dichiarato il procuratore capo Francesco Messineo - se è un fatto casuale o di emulazione non lo so, ma indubbiamente siamo in un momento molto difficile, ma noi cerchiamo di fare il nostro dovere, come sempre".

SOLIDARIETA' DI CROCETTA - Anche il Governatore manifesta la propria solidarietà al pm e poi aggiunge che ormai  "c'è una società in piedi in Sicilia che si rivolta contro la mafia e che vuole affermare i principi di legalità, per consentire lo sviluppo vero della nostra regione. C'è una mafia che ha perso privilegi e immunità, che si sente sempre più all'angolo. Non si illudano i mafiosi, in Sicilia indietro non si torna. Le minacce mafiose ci inducono ad intensificare le azioni che tutti noi dobbiamo fare per sconfiggere definitivamente la mafia".

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