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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Umberto Solarino

Ennesima intimidazione all'imprenditore Marsicano: "Voglio chiudere"

A trovare due fori di proiettile sul muro esterno del negozio di via Solarino sono stati i carabinieri della sua scorta. Il commerciante denunciò le estorsioni che portarono all'operazione Hybris dei carabinieri. L'Antg: "Si metta la videosorveglianza"

Due fori di proiettile nel muro, di un centimetro di diametro l'uno, per ricordare al commerciante in quale posizione si trovi. A scoprire l'intimidazione ai danni di Alessandro Marsicano, titolare dell'omonima pasticceria di via Solarino, sono stati i carabinieri della sua scorta. Scoraggiato dopo l'ennesimo episodio, sembrerebbe aver intenzione di gettare la spugna: "Basta, sono stanco. Voglio chiudere. Credo nella giustizia ma non voglio essere lasciato solo". Lanciato un appello dell'Associazione nazionale testimoni di giustizia per fare installare un sistema di videosorveglianza all'esterno del suo negozio.

Marsicano è stato vittima di numerose estorsioni, poi denunciate, che portarono nel 2011 all'arresto di trentacinque persone nell'ambito del blitz dei carabinieri "Hybris". "Da allora - spiega Marsicano, che racconta decine di episodi segnalati ai carabinieri - le minacce non si sono mai fermate e aver tolto da dicembre le telecamere di sorveglianza non è stato certo di aiuto. Minacce, aggressioni verbali, tentativi di rapina, appostamenti sotto casa. Fino al coltello - aggiunge - piantato nella ruota della macchina del figlio della mia compagna".

Nonostante si porti ancora dietro gli strascichi di quelle vicende, il commerciante ribadisce che denuncerebbe ancora una volta, e lo farebbe anche per i suoi figli. Ma a pagarne il conto è lui stesso con il suo stato di salute: "Soffro di attacchi di panico, prendo farmaci e per quello che ho sopporto sino ad ora mi è stata riconosciuta un'invalidità del 40 per cento. Ho subito un danno economico - continua - e l'intero rione mi ha boicottato. Se non fosse per l'università lavorerei poco". Poi spende due parole per i suoi "angeli custodi", ringraziando i carabinieri che lo tutelano.

Solidarietà dell'Associazione nazionale testimoni di giustizia, che tramite il suo presidente Ignazio Cutrò esprime "viva preoccupazione sui recenti atti intimidatori nei confronti dell'amico Marsicano. Non è accettabile - prosegue - che lo stato da un lato provveda ad assegnargli un dispositivo di scorta, e dall'altro lasci totalmente sguarnito e privo di sistema di videosorveglianza l'attività commerciale che resta preda, come verificatosi nella notte pochi giorni fa, di gravi atti di intimidazioni dagli esiti potenzialmente disastrosi".

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