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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Inquinamento Fiume Nocella, le associazioni ambientaliste: Regione intervenga

Il circolo Valle Jato “Chico Mendes” Legambiente Partinico e L'associazione Patto per la salute e l’ambiente “Nino Amato” ritengono che l'intera area vada risanata per favorire un processo di sviluppo compatibile

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

L’ultima domenica di ottobre Circolo Valle Jato “Chico Mendes” Legambiente Partinico e il Patto per la salute Nino Amato di Partinico organizzarono nella spiaggia di San Cataldo alla foce del Nocella una manifestazione molto partecipata per denunciare lo scempio della foce di questo fiume e delle acque del mare antistante che si sono colorate del colore del vino, di rosso scuro. In quell’occasione diversi cittadini sottoscrissero un esposto denuncia contro ignoti inquinatori, sollecitando i controlli adeguati sugli scarichi. Da allora sono passati diversi giorni, più di un mese, e i rappresentanti dei paesi coinvolti, Partinico Trappeto, Giardinello, Montelepre e Borgetto (sempre assente) si sono riuniti più volte in un tavolo tecnico presso il Comune di Trappeto, senza che un controllo sia stato fatto sui fiumi in questione, tranne quelli in concomitanza con la manifestazione degli ambientalisti. I tempi della politica sono sempre biblici, lunghi e poco concludenti. Noi non vogliamo essere sempre i bastian contrari ma è la situazione di degrado e di abbandono che ci porta ad esserlo. Noi non siamo contrari alla proposta venuta fuori di un gruppo intercomunale composito, di vigili urbani, tecnici e operai, che controlli gli scarichi e individui quelli inquinanti, sia autorizzati che abusivi; qualche volta un gruppo simile ha funzionato, come ai tempi del Sindaco Cannizzo. Il problema è, però, la volontà politica che c’è dietro ogni scelta operativa e questa volontà non l’abbiamo vista negli ultimi tempi a Partinico e nella nostra zona. Noi per ciò che ci riguarda continueremo a tampinare chi di competenza: gli assessori che non devono riscaldare la sedia, perché non sono in un pranzo di gala, i sindaci, primo fra tutti quello di Partinico, totalmente e sempre assente sul problema, mentre di questo argomento ha fatto un oggetto di campagna elettorale. Inoltre così come è stato detto alla riunione di mercoledì 10 a Trappeto dagli ambientalisti di Partinico Gino Scasso, Sergio Amato e Salvo Rappa il problema è complessivo: riguarda tutto il bacino del Nocella su cui è stato elaborato il piano di tutela delle acque, con proposte e scadenze precise di risanamento e con relativi interventi e finanziamenti. Per questo bisogna aprire una vertenza con la regione e con i suoi uffici perché intervengano, per le loro competenze, a risanare una zona e un golfo che potrebbe essere utilizzati, date le loro ricchezze naturali e culturali per favorire un processo di sviluppo compatibile.

I presidenti Sergio Amato e Gino Scasso

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