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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Primarie, si allarga l’inchiesta: indagato funzionario del Comune

Si tratta di un addetto al rilascio dei duplicati delle certificati elettorali. Il reato ipotizzato è quello di falso: secondo la Procura, avrebbe rilasciato dei duplicati su delega anche al di fuori dei casi previsti dalla normativa

Le primarie maledette. Si allarga l'inchiesta della Procura di Palermo su presunti brogli avvenuti durante le primarie del centrosinistra: i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati, con il reato ipotizzato di falso, un impiegato del municipio addetto al rilascio dei duplicati delle certificati elettorali. Il dipendente di palazzo delle Aquile, interrogato dai Pm Ennio Petrigni e Gianluca De Leo, coordinati dall'aggiunto Maurizio Scalia, è finito nell'inchiesta dopo il ritrovamento a casa di una coppia dello Zen, rappresentanti di lista del vincitore delle primarie Fabrizio Ferrandelli, di 60 duplicati di certificati elettorali e di una serie di deleghe per il loro ritiro.

Le deleghe erano tutte in bianco e prive di motivazioni. L'impiegato avrebbe rilasciato i duplicati in assenza di denunce di smarrimento o furto degli originali e a soggetti diversi dai familiari dei titolari, requisiti che la legge impone per ottenere il duplicato. Agli investigatori il funzionario indagato avrebbe risposto che si sarebbe limitato a seguire una prassi diffusa.
 

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