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Cronaca Piazza Rivoluzione

Isole pedonali in Centro: confronto fra Comune, residenti e commercianti

Un vertice all'indomani della chiusura dei locali in piazza Rivoluzione. L'assessore Bazzi annuncia due interventi in piazza Garraffello e in piazza Sant'Onofrio. Catania: "Occorre un piano che metta tutti d'accordo

"Gli interventi strutturali nel centro storico sono fondamentali, e tutte le proposte presentate da residenti ed esercenti notturni e diurni saranno messi a sistema". E' quanto affermato dall'assessore al Centro storico Agata Bazzi nell'ambito di un un incontro organizzato ieri pomeriggio dal circolo Arci Malaussene. "Da giugno a dicembre saranno attivati dei lavori- continua l'assessore - di pavimentazione, per fognature e per illuminazione adeguate che coinvolgeranno due zone vitali del centro: una che comprende piazza Garraffaello, vicolo Sant'Eligio e via dei Cassari; l'altra piazza Sant'Onofrio, vicino ai Candelai".

Il centro storico al centro del dibattito dunque, un dibattito capace di estendere la sua portata all'intero operato dell'amministrazione Orlando a un anno dalla sua entrata in carica. Il Comune, rappresentato dall'assessore Bazzi e dal collega con delega alla Partecipazione Giusto Catania, si è reso disponibile ad ascoltare le proteste di coloro che convivono quotidianamente con i disagi del centro e a esporre i progetti che riguardano il cuore di Palermo.

L'atmosfera all'associazione di piazzetta Resuttano sin dall'inizio prometteva di essere piuttosto concitata per via della chiusura punitiva della scorsa settimana adottata nei confronti dei locali di piazza Rivoluzione per occupazione abusiva di suolo pubblico. Per circa tre ore si sono alternate le voci di mamme arrabbiate, lavoratori furenti, proprietari di pub disperati e cittadini delusi. E proprio da questa diversità di esigenze è emerso immediatemente come le soluzioni alle problematiche del nostro centro storico siano realmente difficili da far convergere in un progetto sistematico.

Le mancate pedonalizzazioni hanno provocato danni alla movida. Il mancato controllo sul rispetto degli orari di stop a musica e schiamazzi non fa dormire abitanti e clienti di alberghi fino alle quattro del mattino. E i frequentatori "diurni", come Davide Ficarra dell'associazione Le Luminarie, vorrebbero una "adeguata visione partecipativa del centro, con buoni trasporti pubblici, un accurato piano economico-sociale e soprattutto vera attenzione alla salute e all'igiene".

"C'è bisogno di una proposta che metta tutti in disaccordo", risponde l'assessore Catania, alludendo a un quadro che non soddisfi solo alcune delle parti in gioco. "La strategia del Comune" - continua Catania- è quella di rendere partecipi tutti gli interessati attraverso il metodo del town meeting, il personale comunale sarà cioè formato affinchè possa trovare soluzioni ottimali per far coesistere le varie microrealtà e che tengano conto di tutti".

"Palermo è una città bellissima, ma non attraente - afferma Agata Bazzi a proposito del settore turistico - ma il turismo non dev'essere un obiettivo ma una conseguenza, perchè le persone visitano le cittá dove si vive bene". Pensando a tutto il da farsi per rendere la città appetibile a livello internazionale - una signora del pubblico, denunciando la presenza di edifici distrutti dal bombardamento americano del '43 e in settant'anni mai ricostruiti, chiede ironica :"Dovremo farci risarcire da Obama?"

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