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Giovedì, 28 Marzo 2024
Incidenti stradali Montepellegrino / Via Pietro Bonanno

Incidente a Monte Pellegrino, si schianta con la moto contro guardrail e muore a 18 anni

La vittima è uno studente dell'istituto Regina Margherita. In sella con lui sulla sua Suzuki 500 un amico di 19 anni, poi soccorso dal 118 e ricoverato all'ospedale Villa Sofia. Sull'episodio indagano gli agenti dell'Infortunistica

Ancora sangue sulle strade di Palermo. Un ragazzo di 18 anni è morto intorno a mezzanotte dopo essersi schiantato contro il guard rail a Monte Pellegrino. Il giovane era in sella alla sua Suzuki GS 500. La vittima Giulio Franco è uno studente dell'istituto Regina Margherita: ha perso la vita dopo lo schianto contro la barriera metallica di via Pietro Bonanno, nel tratto compreso tra il Belvedere e il Santuario di Santa Rosalia. In moto con lui c'era un amico di 19 anni, C.S., soccorso dai sanitari del 118 e ricoverato in gravi condizioni a Villa Sofia.

Pare che i due si trovassero in gruppo con altri amici quando è avvenuto l'incidente. Per ragioni ancora da accertare il diciottenne avrebbe perso il controllo della sua Suzuki GS 500: un violento impatto che non ha lasciato scampo al giovane per il quale ogni tentativo di rianimazione è risultato vano. Oltre alle ambulanze e ai vigili del fuoco sono intervenuti gli agenti dell'Infortunistica della polizia municipale per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell'incidente.

Rimarrà sotto stretta osservazione il diciannovenne la cui prognosi resta riservata. A causa dell'incidente il giovane ha riportato un'emorragia cerebrale e un delicato truma alla milza per cui potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico. Non appena avrà ripreso coscienza sarà ascoltato dalla polizia municipale e proverà a chiarire cosa sia successo mentre scendevano da Monte Pellegrino a bordo della Suzuki che Franco aveva acquistato dopo tanti sacrifici.

"Fin da quando avevo 13 anni - scriveva il giovane sui social - ho sempre sognato di avere una moto tutta per me. Allora mi misi al lavorare cominciando a mettere soldi da parte per realizzare il mio sogno e promisi a me stesso che a 18 anni avrei comprato la mia prima moto, soltanto con le mie forze. Feci quattro conti nelle mie tasche e cominciai a muovermi. Dieci giorni dopo la moto era a casa, dopo due mesi ero in sella al mio sogno, con le mie forze, con il mio impegno, costato davvero infiniti sacrifici. Ma almeno posso dire che quando si lavora per realizzare un sogno, i risultati prima o poi arrivano, e sfido chiunque a provare la felicità che può darti questo pezzo di ferro".

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