Tre vite spezzate lungo l’autostrada Palermo-Trapani, al ritorno da una gita fuori porta nel Trapanese. E’ stato indagato per omicidio stradale il 35enne che si trovava a bordo della Lancia Lybra che la scorsa notte è entrata in collisione con l’auto della famiglia Orestano. Sono caduti giù da un viadotto, tra Fulgatore e Segesta, con la loro Mercedes Classe A dopo l’impatto con un’altra auto che viaggiava in direzione Palermo. A perdere la vita Roberto Orestano (49 anni), la moglie Rosa Parrinello (47) e la figlia Miriam Chiara (18), che vivevano a Villagrazia di Carini.

A raccontare i momenti successivi all’incidente è stato uno dei due sopravvissuti, il più grande dei figli della famiglia Orestano, Luca: “Stavamo dormendo. Mio padre era alla guida. Mio fratello più piccolo era sopra le mie gambe. In un attimo è stato tutto buio. Il volo dal viadotto. Lo schianto. Ho visto mia madre e mia sorella che non respiravano più. Mio fratello e mio padre che chiedevano aiuto. Poi sono arrivati i soccorsi, ma per papà non c'è stato nulla da fare” (foto in basso di SiciliaOggiNotizie).

Questo il lucido racconto del 22enne che ha affidato ai social l’ultimo saluto ai genitori e alla sorella: "L'unica cosa che posso esprimere è che vi amo più di ogni altra cosa”. Nel tragico incidente ha perso la vita papà Roberto, elettricista, che avrebbe dovuto trasferirsi in Danimarca dove aveva trovato lavoro in un cantiere per la costruzione di navi. Sia lui che la moglie Rosa, deceduta dopo la caduta di circa 10 metri, erano due persone molto religiose e seguivano le predicazioni del pastore Pietro Zanca.

"Non ho parole. Ho solo due espressioni sempre evidenti nella mia mente: siamo di passaggio - scrive Zanca su Facebook - e l'amore è l’unica espressione di Cristo in noi che non deve mai separare. Preghiamo per questa cara famiglia con la quale tutto il popolo di Dio ha condiviso centinaia di culti e di Agapi ed insiemi cristiani. Preghiamo per i figli e per l’unità cristiana. Non possiamo cestinare i momenti passati insieme nella quale abbiamo vissuto il ripristino”.

E’ deceduta sul colpo anche Miriam, 18 anni, che ha frequentato l’Istituto tecnico commerciale Vilfrido Pareto. “Non riesco ancora a crederci, non voglio crederci. Perché? Perché - scrive un amico - sempre le persone più buone, splendide, come te. Voglio ricordarti per la ragazza solare e piena di vita che eri sempre sorridente ma soprattutto sempre pronta ad aiutarmi e a consigliarmi, tu che avresti fatto di tutto per me. Non dimenticheremo mai, non è un addio. Sarai sempre nei nostri”.

Sulla Mercedes c’era anche il figlio più piccolo, M.O. di appena 15 anni, estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco intervenuti a supporto della polizia stradale e delle ambulanze del 118. E’ stato trasferito all’ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani dove i medici hanno effettuato tutti gli accertamenti di rito per stabilire quali interventi disporre. Per lui i dottori hanno espresso la riserva sulla vita.

Gli investigatori e la Procura di Trapani stanno cercando di ricostruire l’accaduto, ma stando ai primi rilievi l’auto della famiglia Orestano sarebbe stata tamponata da quella del 35enne originario di Castellammare del Golfo. E’ stata disposta una perizia sui due mezzi coinvolti nell’incidente, posti sotto sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria. Bisognerà chiarire in quale punto si trovasse la Mercedes Classe A e se l’impatto sia riconducibile a una manovra azzardata da parte di uno degli automobilisti. A condurre le indagini la polizia stradale di Trapani.