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Venerdì, 29 Marzo 2024
Incidenti stradali Oreto-Stazione / Via Giorgio Arcoleo

La morte della piccola Giulia, mamma e zia indagate per omicidio colposo

I nomi di Caterina Mazzola e Olivia Calì sono stati inseriti nel fascicolo dalla Procura, così come il conducente della Hyundai coinvolta nello scontro. Polizia municipale al lavoro: molti i dubbi sulla dinamica. I dati: nel 2016 9,7 incidenti al giorno e 27 decessi

Indagate per omicidio colposo la madre e la zia di Giulia Mazzola, la bambina di sei anni morta nel tragico incidente di lunedì scorso in zona Policlinico. Caterina Mazzola e Olivia Calì, di 45 e 27 anni, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si trovavano rispettivamente alla guida e sul sedile anteriore, lato passeggero, della Volkswagen Golf che si è scontrata con una Hyundai i20. Secondo la legge, quando il bambino non viene fatto sedere sul sedile posteriore nell'apposito seggiolino a essere responsabile è "il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso". Stessa ipotesi di reato per il conducente della Hyundai, il sessantenne Francesco Roccapalumba, che guidava con la moglie a bordo.

Lo scontro fra le due auto, neanche tanto violento, è avvenuto intorno alle 12. La Golf stava percorrendo via Arcoleo, mentre l’altra si trovava in via Morso e giunta all’incrocio avrebbe dovuto dare la precedenza. La piccola Giulia viaggiava fra le braccia della madre. Non sarebbe stata sbalzata fuori dall’auto a causa dell’incidente, come ipotizzato dalle forze dell'ordine in un primo momento, ma portata fuori da qualcuno nel tentativo di prestare i soccorsi. Per lei sarebbe stata fatale l'apertura dell’airbag, che le avrebbe portato la testa verso dietro con violenza. Poi la “volata” verso l’ospedale, purtroppo inutile.

Incidente in via Giorgio Arcoleo, bambina sbalzata fuori da un'auto: è grave
LE IMMAGINI DAL LUOGO DELL'INCIDENTE | VIDEO

Sul posto, oltre a forze dell’ordine e soccorritori, si sono radunati in duecento, accorsi da negozi e abitazioni vicine. Giulia è stata portata al Civico, come la madre, tirata fuori dall’abitacolo con il collare cervicale. La zia, al nono mese di gravidanza, è stata trasportata invece al Policlinico. Nel luogo dell'incidente sono rimasti i carabinieri e gli agenti della sezione Infortunistica della polizia municipale, impegnati ad effettuare i rilievi e a ricostruire la dinamica anche grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza piazzate nel sottobalcone di un appartamento di via Morso. Non è escluso nemmeno che nel sedile posteriore della Golf ci fossero altre persone. 

Giulia Mazzola 2-2In quell’unico incidente sono state “contate” diverse violazioni del Codice della strada come il mancato rispetto della precedenza, il mancato utilizzo delle cinture e del seggiolino, necessario per i bambini sotto i 150 centimetri e da posizionare nel sedile posteriore. “Ci spiace enormemente - spiega a PalermoToday il comandante dei vigili Vincenzo Messina - per quanto è accaduto. Per strada notiamo sempre molta imperizia, superficialità e arroganza. Lavoriamo molto sulla prevenzione e facciamo quel che possiamo, considerato che siamo 1.353 (di cui 107 part time) e con una carenza d’organico di ulteriori 998 unità, sul fronte della repressione”.

L’Amministrazione comunale, spiegano il comandante, ha liberato 600 mila euro ottenuti dalle multe per implementare il controllo durante i weekend, presidiando maggiormente le zone della movida e aumentando le pattuglie in servizio con autovelox. Altre soluzioni? “Penso alla città di Milano, che nel tempo si è trasformata in un ‘grande fratello’. Le telecamere con lettore targhe fornirebbero un grosso supporto per tante violazioni, diventando così un deterrente per i più indisciplinati”.

Incidente in via Arcoleo, morta una bambina

Le statistiche del 2016, fornite dallo stesso comando di via Dogali, tracciano un bilancio inquietante. Un dato su tutti: 3.575 incidenti in un anno, ovvero 9,7 al giorno. Ventisette i morti dello scorso anno, 2.215 gli incidenti con feriti (con 3.083 persone che hanno riportato conseguenze fisiche) e 1.296 senza feriti, 70 prognosi riservate e 60 incidenti con gli automobilisti fuggiti dopo l’impatto. Complessivamente, confrontando il primo trimestre 2016 con quello dell’anno successivo, i dati appaiono in calo.

“Si pensi agli autovelox in viale Regione. Da quando sono stati installati - concludono dal Comando - si sono visti gli effetti. Condividiamo la rigidità del legislatore sulle norme del Codice della strada, ma poi c’è sempre qualcuno che ci viene a contestare i verbali: ‘Ah, ma non avete fischiato prima’. O ancora: ‘Ho messo l’auto sul marciapiedi solo per lasciare mio figlio a scuola’. Di conseguenza appena multiamo, e a volte cerchiamo di evitare, veniamo accusati di ‘fare cassa’

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