Incidente in via Colonna Rotta, investe bambino con l'auto e scappa
Stava camminando per strada mano nella mano con sua madre quando la vettura gli è piombata addosso. La nonna del piccolo, che ha 7 anni, ha assistito alla scena ma non è riuscita ad annotare la targa. I vigili stanno visionando le riprese di alcune telecamere piazzate nei paraggi
Il suo primo giorno di scuola, di certo, non lo scorderà mai. Era appena uscito dalla Colozza, dove frequenta la seconda elementare, quando è stato travolto da un’auto in via Colonna Rotta che poi si è data alla fuga. Il piccolo Kevin, di 7 anni, adesso sta meglio. All’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale dei Bambini, dove è stato trasportato in ambulanza con il codice rosso, si era temuto il peggio. La tac e le radiografie hanno evidenziato una frattura alla teca cranica. “E’ finita bene - racconta a PalermoToday la mamma - e da domani, al massimo dopodomani, potrà tornare a smontare e rimontare i suoi giocattoli”.
L’incidente è avvenuto intorno alle 15,30, quando un’auto è piombata a velocità sostenuta mentre madre e figlio stavano attraversando. “Siamo stati sbalzati a terra - prosegue la mamma - e mio figlio ha fatto diversi metri strisciando per terra. Anche io, che lo tenevo per mano, sono caduta insieme a lui”. Stavano tornando da scuola, dopo le prime cinque ore dell’anno passate tra i banchi, per andare a pranzo da una parente. “Ora che ho potuto tirare un sospiro di sollievo - aggiunge - posso considerare solo un brutto ricordo la scena di mio figlio accartocciato per terra”.
"Anche la nonna - riferiscono i vigili urbani - ha assistito alla scena ma non è riuscita a vedere né l’auto né la targa. A seguito dell’impatto il piccolo ha riportato anche diverse ferite lacero-contuse, la maggior parte delle quali al volto. “Mamma, voglio tornare a casa”, dice mentre cerca di muovere la testa, ma il collare applicato dai medici glielo impedisce. Kevin, per questa sera, dovrà restare sotto osservazione per stabilire quale sarà il decorso ospedaliero, ma il peggio sembra essere passato e il suo accenno di sorriso è sufficiente a rincuorare i familiari. “Quella strada - si sfoga la madre - è un inferno. Nonostante la carreggiata sia stretta, con auto parcheggiate da entrambi i lati, la gente pensa di potere correre e non capisce i rischi che si corrono”.
