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Cronaca

"Incendio in nave con 100 persone, scenario pauroso al porto": ma è un'esercitazione

Quello che spesso vediamo nei film e che qualche volta è successo, per varie cause, anche nella realtà, verrà simulato con la partecipazione di tutte le squadre di soccorso

​​​​Un incendio a bordo di una nave da carico ormeggiata di fronte al porto di Palermo rischia di causare danni a cose e persone. Il pauroso scenario è stato al centro della presentazione alla stampa dell’esercitazione della Protezione civile che si terrà in città martedì prossimo dalle 8 alle 14. A presentare le linee guida dell’esercitazione il prefetto Antonella Di Maio, il sindaco Leoluca Orlando e i rappresentanti della Protezione Civile e del Cnr.  L’esercitazione, realizzata con il massimo realismo, prevede l’ipotesi che le sostanze tossiche rilasciate dall’incendio a bordo della nave, a causa di venti nord-est hanno investito in particolare la zona della Kalsa, dove sono segnalate “diverse persone che hanno bisogno di cure mediche”. (In basso le mappe con zone coinvolte e area chiusa al traffico)

LO SCENARIO. La Nave traghetto “Vincenzo Florio”, in navigazione da Napoli a Palermo con a bordo 100 passeggeri e 65 persone di equipaggio comunicherà via radio alla Capitaneria di Porto di trovarsi alla fonda nell’area antistante il “Foro Umberto I”  a causa di un problema tecnico a bordo che ha sviluppato un grosso incendio. La nave passeggeri, quindi, attiverà le proprie procedure di emergenza di bordo oltre alle squadre antincendio. Alcuni mezzi rotabili che trasportano merci pericolose verranno aggrediti dalle fiamme e causeranno delle esplosioni anche con il ferimento del personale impegnato nelle operazioni di spegnimento. Si svilupperà altresì una imponente nube di fumo che in breve tempo avvolgerà i quartieri costieri adiacenti il porto di Palermo.  

LE RICERCHE. Successivamente, il Comando di bordo, a causa delle difficoltà nel domare l’incendio, deciderà per l’abbandono della nave. I naufraghi saranno trasportati nel Porto di Palermo ma a seguito di alcune verifiche con la lista passeggeri/crew list, si attiveranno delle ricerche in mare per la ricerca di n. 5 persone disperse. Fin dalla prima comunicazione il 12° M.R.S.C. assume il coordinamento delle operazioni in mare, predisponendo l’allertamento dei propri mezzi di soccorso e disponendo la successiva uscita di mezzi aereonavali. Contestualmente cercherà il contatto con la Soris per dare l’allarme per un  incendio a bordo di nave alla fonda nell’area antistante il “Foro Umberto I” con probabile emissione di gas tossici che, a causa di un vento di nord-est, si potrebbe espandere sul centro abitato.  

IL RECUPERO DEI NAUFRAGHI. L’obiettivo dell’esercitazione è testare le routine dei sistemi sviluppati nell’ambito del Progetto Impress mirati al miglioramento della capacità di risposta e coordinamento dei servizi di emergenza in occasione di eventi ad elevata criticità. Sono previste fasi di ricerche e soccorso aeronavale diurne con metodi ottici, radar ed elettronici per una prima valutazione sullo stato della nave in difficoltà e dei naufraghi.   Individuata la posizione, si darà corso al recupero dei naufraghi, al prelievo di eventuali feriti gravi con mezzi navali e aerei. Contestualmente si avvieranno le attività di spegnimento dell'incendio a bordo con l’ausilio di mezzi navali dei Vigili del Fuoco.  

LA NUBE TOSSICA E I SOCCORSI. I naufraghi saranno poi sbarcati presso il molo Puntone, dove verrà allestito un punto di accoglienza e primo soccorso (triage) e successivo trasferimento dei feriti verso l’ospedale “Buccheri La Ferla” di Palermo. Sono previste attività di analisi dell’aria per la verifica della natura e la concentrazione di sostanze tossiche, e monitoraggio della diffusione della nube tossica. Identificata l’area della città investita dalla nube tossica, verranno posti i cancelli a delimitazione della zona rossa e attività di messa in sicurezza dell’edificato e della popolazione che insiste nella stessa. Si procederà alla messa in sicurezza della popolazione presente nell’Istituto Nautico “Gioeni Trabia”, sede del Rettorato di Palermo, nella sede del Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo, nel museo di Palazzo Abatellis e negli uffici comunali presenti nell’area con l’ausilio di personale del Comune, polizia municipale e Organizzazioni di Volontariato. Saranno allestiti nei pressi di piazza Marina e al Foro Umberto due tende di assistenza (supporto piscologico, informazione e formazione sui metodi comportamentali rischio NBC), due tende di decontaminazione (NBCR), una unità di comando DRPC e un’area accoglienza gestita dal 12° Battaglione dell’Arma dei Carabinieri. Nell’Ospedale “Buccheri La Ferla” verrà testato il piano di emergenza ospedaliera in caso di maxiemergenza sanitaria (PEIMAF).  Per l’esercitazione saranno messi a disposizione 5 mezzi aerei, 17 mezzi navali, 110 mezzi terrestri.  

ORLANDO. "Si tiene a Palermo una esercitazione programmata in ambito europeo - ha detto il sindaco Orlando -. Palermo viene utilizzata come luogo test per una operazione di protezione civile di livello europeo con una commissione di verifica e controllo da parte della commissione europea, una occasione per testare la qualità dei nostri servizi di protezione civile e anche la capacità di affrontare eventi imprevisti che è il modo migliore per prepararsi per quando accadono gli imprevisti veri. Rivolgo un forte appello alla collaborazione dei cittadini tenendo conto che un disagio sopportato oggi per una esercitazione così importante serve a rendere più efficiente l'organizzazione nel caso ci sia un giorno una emergenza reale".

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