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Cronaca

Ex poliziotto morto in un incendio, fu agente di scorta di Falcone e scampó a strage Capaci

Tragedia nel quartiere popolare Ligino, a Savona, dove ha perso la vita Walter Cucovaz. Nel 1992, solo per un cambio turno, non si trovava con i suoi colleghi sull'A29 quando la mafia fece saltare in aria Falcone, sua moglie e gli altri agenti della scorta

Per una casualità era sfuggito alla strage di Capaci in cui hanno perso la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta, ma 26 anni dopo è morto in un incendio scoppiato in casa sua. E’ successo a Savona, dove ieri sera è deceduto l’ex poliziotto 57enne Walter Cucovaz. Sarebbero state fatali le esalazioni sprigionate dalle fiamme.

La fiamme, secondo una prima ricostruzione, sono divampate al terzo piano di un palazzo che si trova nel quartiere popolare di Legino. A dare l’allarme sono stati i vicini, ma nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e del 118 per l’ex agente non c’è stato nulla da fare. Una volta spente le fiamme i soccorritori hanno trovato il cadavere del ligure Cucovaz.

Dopo il corso di addestramento a Brescia, il poliziotto era entrato nel gruppo che si occupava della sicurezza e della protezione dei magistrati del pool antimafia. Dopo la strage di Capaci, da cui uscì fisicamente indenne, Cucovaz soffrì di depressione. Si era salvato da una morte certa solo per un cambio di turno: quando il tritolo sventrò l’autostrada A29 lui si trovava in tribunale per servizio.

Poi il trasferimento a Bergamo e il ritorno nella sua Savona, dove forniva supporto alla polizia penitenziaria durante i processi alle Brigate rosse. Da chiarire le cause dell’incendio che però sembrerebbe essere stato solo il frutto di un tragico incidente.

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