Cefalù in fiamme, i residenti indicano il piromane: arrestato 38enne
E' responsabile di avere appiccato gli incendi che hanno messo in ginocchio contrada Ferla. Decisive le testimonianze di alcuni proprietari delle abitazioni della zona. La polizia: "Si sono comportati come delle sentinelle"
Arrestato con l'accusa di avere appiccato l'incendio doloso che nei giorni scorsi aveva terrorizzato gli abitanti di Cefalù. In manette dopo perquisizioni e complesse attività investigative un uomo di 38 anni, Antonino Fertitta. Per la polizia è lui il colpevole del rogo nella contrada Ferla. "Un incendio - spiegano dalla questura - definito 'continuato e aggravato' sui boschi e sulla macchia mediterranea che aveva messo a repentaglio gli edifici, oltre ad aver causato danni sull’area protetta del Parco delle Madonie. Così la polizia ha dato esecuzione a un'ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese.
Il rogo risale alla settimana scorsa (3-4 agosto) che si era sviluppato in un vasto territorio che si sviluppa dietro Cefalù sul versante messinese. In realtà i vigili del fuoco contarono una decina di focolai che, alimentati dalle temperature torride, oltre al vento e alla vegetazione incolta, si erano propagati per alcuni ettari di macchia mediterranea e area boschiva, minacciando alcune abitazioni della zona. L'area era stata subito presidiata dai mezzi di soccorso e dagli agenti del commissariato di Cefalù che si erano attivati per rintracciare il piromane (era apparsa subito chiara la matrice dolosa).
"Sono risultate preziose - dicono dalla polizia - le testimonianze di alcuni residenti che, ormai esasperati per i continui incendi che già nei giorni precedenti avevano messo a rischio la loro incolumità, si sono comportati come delle vere e proprie “sentinelle”. Così hanno fornito agli investigatori del commissariato di Cefalù informazioni utili per il prosieguo delle indagini". Poi le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di acquisire ulteriori elementi che hanno portato all'identificazione di Fertitta. Così è scattata la misura della custodia cautelare in carcere.
