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Cronaca

Prima campanella, Faraone e don Ciotti al Cassarà: "Lotta alla mafia vuol dire scuola"

Ricomincia la scuola anche a Palermo: il sottosegretario all'Istruzione e il presidente dell'associazione Libera hanno visitato il liceo linguistico che nei giorni scorsi era finito nel mirino dei vandali

Si ricomincia. Dopo il raid subito nei giorni scorsi, anche il liceo linguistico "vive" il suo primo giorno di scuola, come è successo questa mattina negli altri istituti cittadini. L'inaugurazione della nuova stagione è stata "celebrata" con la presenza sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone, palermitano, e il presidente dell'associazione Libera, don Luigi Ciotti. Appena una settimana fa c'era stato il blitz vandalico da parte di ignoti che hanno distrutto tre vetrate, oggi la prima campanella per scacciare le paure e riabbracciare la normalità.

"In questa scuola siamo venuti tantissime volte per iniziative bellissime, dall'inaugurazione del bar del Cassarà alla web series S.o.s. scuola - ha detto Faraone -. Al di là delle difficoltà che ci possono essere nell'insedidare e fare vivere una scuola in quartieri così - ha concluso - è importante fare emergere gli aspetti positivi". Poi Faraone ha fatto il punto sulla "questione docenti". "Si parla solo di esodo di insegnanti ma abbiamo assunto il 97 per cento degli insegnanti che hanno fatto domanda - ha puntualizzato -. Si sposterà solo il dieci per cento dei docenti. E' stato solo un dibattito 'estivo' che non si è concretizzato in nulla. Se non nella festa degli insegnanti che finalmente diventano di ruolo. Una grande fortuna per cui molti italiani pagherebbero. Ci sono 160 mila insegnanti in più a scuola ed è un fatto storico. Oggi è un giorno di festa per gli insegnanti e i ragazzi".

Don Ciotti ha fatto un cenno sul progetto S.o.s scuola che ha visto come protagonisti i ragazzi del Cassarà. "Si tratta di un grido di libertà che si alza da questo quartiere perché la presenza criminale non rende le persone libere e, soprattutto, le mafie si alimentano degli orfani del territorio. Bisogna dire con chiarezza che lotta alla mafia vuol dire lavoro e vuol dire scuola".

LA PROTESTA - Intanto in mattinata il coordinamento Studenti Medi Palermo ha deciso di celebrare l'apertura dell'anno scolastico affiggendo striscioni in tutte le scuole. Striscioni che recitano “Ad un nuovo anno di lotta! Studenti Medi Palermo”. “La riforma della Buona Scuola è stata approvata ma noi non ci fermiamo” - afferma Michele Minardi del Coordinamento -. Siamo pronti ad un nuovo anno di lotta che si apre fin da oggi per molti studenti e studentesse. Il nostro intento con l’azione di questa mattina è esortare gli studenti a non smettere di lottare. Il meccanismo di aziendalizzazione che ha trovato piena realizzazione nella riforma Giannini avrà conseguenze devastanti sulla nostra formazione. Ma mentre i piani alti parlano di stage e tirocini “formativi” gratuiti, a Palermo le scuole continuano a crollare, le strutture sono precarie e fatiscenti e non abbiamo a disposizione gli spazi di cui avremmo bisogno".

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