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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Hanno tentato di confondersi coi profughi, arrestati due presunti scafisti

Secondo gli investigatori erano al timone di una carretta del mare con 230 migranti poi soccorsa dalla Siem Pilot, battente bandiera norvegese, attraccata mercoledì al porto di Palermo con 770 persone tra cui donne e bambini

Avrebbero condotto centinaia di migranti in mare aperto alla volta delle coste italiane cercando, una volta raggiunti dai mezzi di soccorso, di mimetizzarsi con i profughi. La polizia ha arrestato due uomini, accusati di essere gli scafisti di una delle tante carrette del mare che sfidano le acque del Canale di Sicilia. Le manette sono scattate per R.E.A., 27 anni di nazionalità marocchina, e A.A., 28 anni di nazionalità tunisina.

Secondo gli investigatori, gli arrestati erano al timone di una carretta del mare con 230 profughi poi soccorsa dalla Siem Pilot, battente bandiera norvegese, attraccata al porto mercoledì scorso con 770 migranti a bordo. "Con l'aiuto di interpreti  - spiegano dalla questura - abbiamo accuratamente raccolto le drammatiche dichiarazioni dei naufraghi, molti dei quali appartenenti a tribù locali, letteralmente sterminate e, quindi, fuggiti da focolai ancora attivi di guerre civili locali. I testimoni hanno, univocamente, additato i due cittadini poi tratti in arresto come colui che governava l’imbarcazione e il complice".

Nel contesto delle operazioni di identificazione dei 770 migranti sono stati arrestati anche due marocchini,  A.H., 24 anni, e B.H., 39 anni. I due cittadini stranieri, erano noti agli archivi di polizia: il primo era stato espulso recentemente, quale misura alternativa allo stato di detenzione emessa dal Tribunale di Pavia; il secondo  è stato espulso perché irregolare nel territorio dello Stato e, avendo violato il relativo decreto di espulsione, è stato arrestato.

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