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Sabato, 30 Marzo 2024
Cronaca

Attacco di Orlando all'Ue, il sindaco: "Intervengano i leader religiosi"

Dopo l'ultima strage, avvenuta nel Canale di Sicilia nel quale potrebbero avero perso la vita oltre 700 migranti, Orlando ha rivolto un appello anche a Papa Francesco. "Condanno la posizione del commissario europeo all'immigrazione". E intanto la polizia ha fermato, su richiesta della Procura della Repubblica-Dda di Palermo, numerosi soggetti ritenuti responsabili dei continui sbarchi

Orlando invoca l'intervento di Papa Francesco. Il sindaco di Palermo, dopo l'ennesima strage di migranti avvenuta nel Canale di Sicilia, ha rivolto un appello ai leader delle religioni monoteiste. "Mi rivolgo al Pontefice, nei confronti del quale esprimo apprezzamento per le posizioni da sempre espresse sull'emergenza immigrazione, e agli altri leader delle religioni monoteiste nate nel Mediterraneo - ha affermato Leoluca Orlando - affinché facciano sentire la loro voce contro gli egoismi di quegli Stati che rimangono indifferenti di fronte a queste immani tragedie".

L'ultima immane strage risale a ieri, quando si è capovolto un peschereccio nel Canale di Sicilia, al largo della Libia. A bordo c'erano oltre 700 persone. C'è chi parla persino di mille migranti. Grazie all'intervento della Guardia costiera 28 persone sono state salvate, mentre altre 24 sono state trovate morte. Ma il bollettino non può ancora essere considerato ufficiale. Nella notte appena trascorsa è stata portata a termine un'operazione di polizia che è servita a eseguire decine di decreti di fermo di indiziato di delitto nelle province di Palermo, Agrigento, Catania, Milano e Roma (GUARDA IL VIDEO DELLE INTERCETTAZIONI). Provvedimenti firmati dalla Procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

"Le indagini - spiegano dalla Questura - hanno consentito di ricostruire, anche attraverso attività tecniche mirate, la struttura organizzativa e le dinamiche criminali di una pericolosa organizzazione malavitosa, composta da eritrei, etiopi, ivoriani, guineani e ghanesi, che ha favorito l’immigrazione illegale di diverse centinaia di connazionali, traendone ingenti profitti economici". Tra i soggetti coinvolti nell’inchiesta figurano l'etiope Ghermay Ermias e l'eritreo Redae Medhane Yehdego. Sono ritenuti da tempo tra i più importanti trafficanti di migranti che operano sulla cosiddetta "rotta libica".

"L'ennesima strage del Mediterraneo pesa come un macigno sulla coscienza dell'Unione europea - ha aggiunto Orlando -  e mette in discussione le ragioni stesse di quella che dovrebbe essere una straordinaria unione di popoli e di valori e che appare, invece, oggi, sempre più condizionata da meschine logiche che producono stragi di innocenti. Esprimo la mia totale indignazione - continua - per le parole pronunciate, nei giorni scorsi, dal portavoce del commissario europeo all'immigrazione, quando ha affermato che non ci sono né i fondi necessari, né la volontà politica per affrontare questa grave emergenza. Condanno fermamente tali dichiarazioni e la relativa politica dell'Ue che contribuisce al proliferare di organizzazioni criminali che lucrano sulla pelle di molti disperati e che non oppone ostacoli - conclude - al verificarsi di quello che si può definire come un vero e proprio genocidio, in cui sono coinvolte decine di migliaia di migranti".

Dopo la tragedia registrata nel Canale di Sicilia, ieri il pubblico del Teatro Massimo ha osservato un minuto di silenzio prima della replica di Toreador e di Cavalleria Rusticana, accogliendo l’invito del sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo Leoluca Orlando e del sovrintendente Francesco Giambrone. "Un’iniziativa doverosa - dice Giambrone - per ricordare l’enormità della tragedia avvenuta vicino a noi e di fronte alla quale nessuno può restare indifferente". Il sindaco ha proclamato per oggi il lutto cittadino, aggiungendo che le bandiere di tutte le sedi amministrative sarebbero state alzate a mezz'asta. Prevista per le 18.30 di oggi una riunione a Palazzo Cefalà, sede della Consulta delle Culture, per discutere iniziative immediate da assumere dopo la strage.

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