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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Helg, sospetti e ammissioni: "Sono povero, avevo bisogno di soldi"

L'ex presidente di Confcommercio di Palermo, arrestato mentre intascava una tangente da 100 mila euro, sotto torchio in Tribunale. Quasi 4 ore di interrogatorio: "Vivo un momento di grandissima difficoltà economica, ho fatto tutto da solo"

Un fallimento alle spalle, l'incubo di restare "povero", la casa pignorata. Roberto Helg si è sfogato così davanti al gip che dovrà decidere se tenerlo in carcere. L'ex presidente di Confcommercio di Palermo ed ex numero due della Gesap, arrestato lunedì mentre intascava una tangente da 100 mila euro, è stato interrogato dal giudice Angela Gerardi e dai pm che coordinano l'inchiesta. Confessioni, ammissioni, la difesa: "L'ho fatto perché sono pieno di debiti, vivo un momento di grandissima difficoltà economica. Sono una persona perbene, so di avere sbagliato, ma avevo bisogno di soldi. Non era mai accaduto prima".

Helg, 79 anni, è stato colto in flagrante mentre riscuoteva i soldi dall'imprenditore Santi Palazzolo, che aveva chiesto il rinnovo dell'affitto dei locali all'aeroporto Falcone-Borsellino. Un interrogatorio iniziato alle 10 e terminato prima delle 14. Il momento più "caldo" quando i pm hanno chiesto: "Qual è il suo stipendio mensile?". Helg ha risposto: "Circa 8 mila euro al mese". Il suo avvocato difensore, Giovanni Di Benedetto, ha chiesto i domiciliari per motivi di età e di salute. Sul destino di Helg il gip si pronuncerà domani.

Gli investigatori sospettano che la mazzetta scoperta in flagranza non sia un caso isolato. L'inchiesta insomma si potrebbe allargare ma Helg non avrebbe comunque tirato in ballo altri nella vicenda che lo vede indagato. Ma ci sono alcuni aspetti da chiarire. L'ex numero uno di Confocommercio Palermo quando è stato "pizzicato" declinava i verbi al plurale. L'indizio - forse - che non agiva da solo e non parlava a titolo personale. "Ho fatto tutto da solo, nessun altro  è coinvolto in questa vicenda". Intanto, il presidente della Gesap Fabio Giambrone, ha avviato un'indagine interna per accertare se alcuni funzionari della società, come riportato dalla stampa, potrebbero avere un coinvolgimento nell'inchiesta.

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