Lotta, coraggio e passione: 21 anni fa moriva Graziella Vistrè, femminista ante litteram
A Bagheria iniziativa per ricordare la leader del movimento sindacale e la politica. Un dibattito e l'anteprima nazionale dello spettacolo "Sole d'inverno, storie di donne, arance e lotte"
Leader sindacale, organizzatrice delle lavoratrici agrumaie e prima donna a fare politica a Bagheria. Un'icona femminile e della cultura popolare siciliana. Graziella Vistrè, nata nel 1912 a Gela e morta il 13 aprile del 1997 a Palermo, anticipatrice delle lotte per la parità dei sessi, è stata segretaria prima della Camera del Lavoro di Bagheria, la sua città, dove visse per cinquant'anni, e poi di Lentini, e fu anche consigliere comunale, asssessore, dirigente del Pci e tra le fondatrice dell'Udi in Sicilia. La Cgil oggi ricorda questa protagonista del movimento sindacale con un dibattito su “Graziella Vistrè, il coraggio e la passione” che si terrà alle 15,30 al cine Teatro Roma, in via Roma, 8, a Bagheria. Al dibattito intervengono: Maria Concetta Balistreri, Maurizio Calà, Enzo Campo, Adele Cinà e Dario Fazzese.
E alle 17, nella stessa sede, andrà in scena l'anteprima nazionale dello spettacolo di Artea teatro Sole d'inverno, storie di arance, donne e lotte, con Alessio Di Modica (ingresso libero), prodotto in collaborazione con l'Udi e e col contributo scientifico del Crea (centro di ricerca per l'agrumicoltura) di Acireale e realizzato con il contributo di Spi, Flai e Cgil Palermo.
Una donna dell'inizio del secolo scorso che fumava le Alfa e che riempiva le pareti della Camera del Lavoro con le mappe toponomastiche della città, spiegando fino a notte fonda, alle compagne che l'attorniavano, l'importanza del piano regolatore e urbanistico. Riuscì a far eleggere alcune donne nel comitato direttivo della Camera del Lavoro e altre come rappresentanti dei magazzini. Nel '62 lasciò Bagheria e si trasferì a Lentini dove diventò segretaria della Camera del Lavoro, consigliera comunale dal 1965 al 1980 e per dieci anni assessore alla Solidarietà sociale. E' morta a Palermo, dove risiedette negli ultimi anni della sua attività lavorativa. La Camera ardente fu allestita a Bagheria, alla Camera del Lavoro, e a Bagheria è stata sepolta. Sulla sua tomba c’è scritto “Le lotte in difesa del lavoro sono una garanzia per la conquista del diritto ad una vita civile.”
“L’attività produttiva negli anni 40-50 a Bagheria era quella del settore agrumicolo e Graziella Vistrè fu un punto di riferimento certo non soltanto per i braccianti ma per tutti i lavoratori – dice il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo - Aveva una grande capacità di coinvolgimento e fu un dirigente confederale a tutti gli effetti. Oltre alle battaglie sindacali contrattuali organizzò le battaglie per la casa, organizzò le donne nel partito e nel sindacato, facendole anche partecipare a una manifestazione a Roma per la pensione alle casalinghe. E nel ’66, durante uno scontro tra polizia e braccianti in sciopero a Lentini, Graziella organizzò in pochissimo tempo un corteo di donne che riuscì a bloccare una battaglia che aveva già causato decine di feriti e di arresti”.
La Cgil non l’ha mai dimenticata. “Nel decennale della morte avevamo chiesto alle amministrazioni di Bagheria e Lentini l’intitolazione di una via cittadina. Ma non è stato dato seguito alla richiesta. In queste settimane è stata reiterata la richiesta e il sindaco ha dato la sua disponibilità – aggiunge Adele Cinà, segretario della Camera del Lavoro di Bagheria - A Bagheria, così come a Lentini la ricordano come una donna riservata ed autorevole, sempre impegnata a difendere chi subiva un sorpruso o rivendicava un diritto, amata e rispettata per la passione che metteva nel suo lavoro politico e sindacale. Una donna rigorosa che ha ascoltato solo la voce del suo cuore e le sue convinzioni e quando ebbe contrasti con il partito non abbassò la testa e non cambiò opinione ma piuttosto lasciò Bagheria e andò a Lentini dove c’era un bracciantato consistente e uno scontro sociale forte con il padronato”.
Il ricordo di Graziella Vistrè è così l'occasione per la Cgil di fare conoscere ai giovani una figura femminile che ha dedicato la sua vita alla causa del riscatto del mondo del lavoro e delle donne, anche a costo di grandi sacrifici e rinunce personali. “Le donne – aggiunge Maria Concetta Balistreri, segretario generale Spi Cgil Palermo - hanno rappresentato e rappresentano un elemento fondamentale di qualsiasi processo democratico. Nessun cambiamento sociale è mai stato e mai sarà possibile se le donne, che danno alla politica e all'impegno sociale molto più di quarto ricevono, non ne sono protagoniste”. “Graziella Vistrè, negli anni Cinquanta – prosegue la Balistreri - precorrendo i tempi delle battaglie femministe per l’emancipazione, fu esempio di coraggio e determinazione e, a Bagheria prima e a Lentini dopo, fu protagonista di una importante lotta per la libertà, il lavoro, l’istruzione, la casa, allo scopo di migliorare la qualità della vita dei lavoratori, delle donne e delle famiglie”.