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Il migliore cardiochirurgo del mondo? Lavora a Villa Sofia: "Così ha salvato una donna"

E' stato un intervento di angioplastica coronarica a consacrare la fama di Giuseppe Migliore: a beneficiarne una paziente di 52 anni, a cui va l’onore di avere prestato il suo cuore al progresso scientifico. "Come diceva Paolo Borsellino? Un giorno questa terra sarà bellissima. Ecco, io ci credo"

E' noto a tutti che negli Stati Uniti ci sono le strutture ospedaliere più all’avanguardia del pianeta. Ma spesso – scrive il sito www.italiani.it – sono le menti italiane ad eccellere nel campo medico, che ogni anno sforna dei preparatissimi medici. Grazie ad un intervento innovativo, infatti, Giuseppe Migliore, quarantaquattrenne palermitano d'adozione, è stato eletto come il cardiochirurgo migliore del mondo.

E' stato un intervento di angioplastica coronarica a consacrare la fama di Giuseppe Migliore, eletto negli Stati Uniti come il cardiochirurgo migliore del mondo. La tecnica con cui ha affrontato l’intervento, infatti, rappresenta un approccio pionieristico per effettuare un angioplastica. Il cardiochirurgo, infatti, ha effettuato un accesso radiale, transitando cioè dall’arteria del polso per raggiungere il cuore. Questa tecnica ha rimpiazzato quella più convenzionale che vedrebbe l’accesso tramite l’arteria femorale. A beneficiarne una paziente di 52 anni, a cui va l’onore di avere prestato il suo cuore al progresso scientifico.

Questa tecnica operatoria, che riduce i rischi, i tempi e i costi di intervento, nasce proprio in Italia. Durante la specializzazione all’ospedale Cisanello di Pisa, infatti, ha appreso questo differente approccio all’angioplastica, che ha poi approfondito ad Amsterdam presso il professor Ferdinand Kiemeneij che fu il primo ad eseguirla in questo modo. Ed è così che il medico, che lavora presso gli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo, ha dimostrato al mondo che nel Sud dell’Italia ci sono ancora delle eccellenze di livello mondiale.

E' stata tanta la soddisfazione per il dottor Migliore, nato a Caltanissetta, che non ha esitato ad eseguire un’operazione resa così complicata a causa delle piccole dimensioni dell’arteria radiale. Con orgoglio, infatti, alla consegna del premio ci ha tenuto a sottolineare che "le eccellenze ci sono anche qui è che i viaggi della speranza non servono più". Un’affermazione questa che da voce ai tanti bravissimi medici che operano in Italia e che non si sentono secondi ad altri professionisti che lavorano, spesso, in strutture molto più avanzate. La fiera appartenenza, però, non può trattenere in eterno i validi professionisti in un Paese che dovrebbe investire maggiormente nella ricerca scientifica. Ammette, infatti, di aver fatto anche più di un pensiero riguardo all’andare a lavorare all’estero, ma l’amore per la Sicilia e per la sua famiglia lo hanno trattenuto. Questa scelta, presa sicuramente con difficoltà, non ha però comportato ripensamenti per il dottor Migliore. Lui crede, infatti, in un futuro radioso per la sua regione e per ribadirlo utilizza una citazione molto importante: "Come diceva Paolo Borsellino? Un giorno questa terra sarà bellissima. Ecco, io ci credo". E noi italiani non possiamo che essere orgogliosi di un professionista che è il Migliore di cognome e di fatto.

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