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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Giornata mondiale dei poveri, l'arcivescovo a tavola con gli "ultimi" da Biagio Conte

"Il Santo Padre ci ricorda che la Chiesa predilige i suoi figli più fragili, di fronte a loro ci inginocchiamo". Così don Corrado Lorefice, che ha prima celebrato l'eucaristia alla Missione Speranza e Carità e poi ha pranzato con 170 poveri

“Oggi nella Giornata mondiale dei poveri, il Santo Padre che presiede tutte le Chiese nella carità di Cristo che ci rivela la misericordia di Dio Padre, ci ricorda che la Chiesa predilige i suoi figli più fragili e la Chiesa esiste proprio per questo”.

Lo ha detto stamani, l’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice, nella casa di preghiera per tutti i popoli nella “Cittadella del povero e della speranza” dove ha celebrato l’eucaristia, insieme a padre Pino Vitrano, don Sergio Ciresi con alcuni rappresentanti della Caritaa diocesana, i diaconi dell’Arcidiocesi, alcuni presbiteri della diocesi di Piacenza, convenuti con un gruppo di pellegrini e gli ospiti della Missione Speranza e Carità, fondata e diretta da Biagio Conte, immerso nel suo viaggio per il nord Europa, il quale si è reso presente poco prima dell’inizio della celebrazione con una telefonata all’Arcivescovo.

“Questo è il tempo della testimonianza cristiana - ha proseguito il Presule - durante il quale Dio continua a rendersi presente in mezzo a noi, nella carne dei poveri che sono vittime dell'ingiustizia che è capace di produrre il cuore degli uomini. I poveri sono quelli che non possono contare nelle forze umane, non hanno nessuna capacità di salvezza e possono confidare soltanto in Dio che fa sorgere il sole di giustizia. Il Signore ci dia sempre più la grazia di riconoscerli perché sono il Sacramento della Sua presenza in mezzo a noi. La Chiesa di fronte a loro si inginocchia perché non può che essere povera tra i poveri ed essere dalla loro parte”.

Nell’occasione, il vice direttore della Caritas diocesana, don Sergio Ciresi, ha illustrato l’iniziativa della maggiore espressione diocesana dell’amore verso i poveri, ovvero la campagna “Aggiungi un posto a tavola, IO e TU Ospiti” che si svolgerà durante il tempo di Avvento di fraternità. Sarà l’occasione per le famiglie delle comunità parrocchiali di condividere, non solo un pasto, ma un cammino di prossimità “Segno di una Comunità che sa’ accogliere”. Al termine della celebrazione, Lorefice ha pranzato insieme a 170 poveri della Missione. Nel menù, lenticchie con carote e cipolla, pollo al forno e pane integrale prodotto nel forno della missione.foto pranzo vescovo casa accoglienza gibilmanna01-2

Da Palermo a Cefalù, dove il vescovo Giuseppe Marciante ha pranzato con gli ospiti della Casa d'accoglienza Maria SS. di Gibilmanna dei Frati Cappuccini. Un gesto forte per vivere con i fratelli che vivono in difficoltà la giornata istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia. "I poveri ci evangelizzano, ci dicono che cosa è l’essenziale - ha affermato monsignor Marciante -. Vivere solo del tetto e del pane è una testimonianza evangelica straordinaria. Preghiamo perché non manchi mai il tetto, il pane e il lavoro". Quello di oggi è segno evidente della vicinanza del Vescovo Marciante agli "ultimi" e ai "sofferenti" e chiede alla chiesa e alla società di essere più solidale e inclusiva. 

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