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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Carini

"Non è normale che sia normale", i bimbi scrivono alle donne vittime di violenza

L'iniziativa è degli alunni della IV A del plesso Vanni Pucci dell’istituto comprensivo Renato Guttuso di Carini in occasione della giornata contro la violenza sulle donne

Sono 21 le lettere spedite, da giovanissimi studenti, ai familiari di alcune donne vittime della violenza fisica dell’uomo. Questa l’iniziativa degli alunni della IV A del plesso Vanni Pucci dell’istituto comprensivo Renato Guttuso di Carini guidato dalla professoressa Anna De Laurentiis in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.

A ricevere gli elaborati dei piccoli sono state le famiglie di Gloria, 49 anni, Kamajit, 63 anni Nelly, 77 anni, Valentina, 29 anni, Loredana, 41 anni, Giuseppina, 41 anni, Ashley, 35 anni, Annamaria, 55 anni, Annalisa, 67 anni, Emilia, 66 anni, Larisa Elena, 12 anni, Fiorella, 66 anni, Elena 72 anni, Alessandra, 46 anni, Federica, 30 anni, Michela, 29 anni, Maria Teresa, 40 anni, Sara, 22 anni, Anna, 69 anni, Deborah, 25 anni, Natalia, 38 anni, Michela, 31 anni. Tutte vittime di amori malati. “Basta uccidere la parte principale di noi”; “Quell’uomo non vi merita. Semplicemente non è un uomo”; “Le donne sono il fiore dell’umanità”; “No a qualunque tipo di violenza sulle donne anche se, talvolta, anche gli uomini meriterebbero rispetto”; “Bisognerebbe dire basta ad ogni forma di violenza, per un mondo migliore”, alcune delle frasi scritte dai ragazzi.

Gli alunni hanno aderito, idealmente, all'iniziativa promossa dal vicepresidente della Camera Mara Carfagna denominata "Non è normale che sia normale", che ha coinvolto uomini e donne dello spettacolo, della cultura, dell’arte e hanno tracciato sul viso un segno rosso, a prova dell’indelebile dolore di molte donne. Gli stessi alunni, guidati dal professore Antonio Fundarò, si sono cimentati nella realizzazione di alcuni quadri, con la tecnica dell'olio su tela, raffiguranti, con un predominante rosso, le mani che quotidianamente violentano, fisicamente e psicologicamente, donne indifese.

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