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Cronaca

Lotta allo spreco alimentare: in Sicilia raccolti 30 mila chili di cibo

Sono questi i numeri del progetto Buon fine promosso da Coop Alleanza 3.0. Gli alimenti sono stati donati a otto associazioni locali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Quasi 30 mila chili di cibo raccolti a favore di otto associazioni locali. Sono questi i numeri siciliani del progetto Buon fine promosso da Coop Alleanza 3.0. La Cooperativa realizza da 15 anni iniziative per ridurre gli sprechi alimentari, incentivando comportamenti che impediscono che gli invenduti finiscano nella spazzatura. Buon fine rappresenta l’ultima evoluzione di tutte queste esperienze e ci insegna come gli scarti alimentari possano essere ridotti con l’aiuto di tutti (lavoratori, soci, clienti e volontari della Cooperativa) in un processo collaborativo e cooperativo che riduce le eccedenze e contrasta gli sprechi, senza dimenticare la solidarietà. I prodotti vicini alla scadenza o con piccole imperfezioni spesso rimangono invenduti e vanno ad accrescere lo spreco di risorse e di cibo, ma grazie a questo processo virtuoso costruito nel tempo, si riducono gli sprechi e si permette ai consumatori di risparmiare sulla spesa.

Nell’area dedicata dei negozi della Cooperativa i prodotti Buon fine, vicini alla scadenza o con piccoli difetti, sono disponibili con sconti dal 30 al 50%: sono prodotti ancora buoni e salubri che costano meno. Acquistarli significa fare una spesa intelligente che fa risparmiare e riduce anche l’impatto ambientale. I prodotti scontati invenduti, sono poi donati alle centinaia di associazioni che si occupano di persone svantaggiate o a strutture per animali abbandonati, individuate grazie alla collaborazione con istituzioni e volontari della Cooperativa, garantendo il completo rispetto delle normative igienico sanitarie di riferimento. E compiendo il ciclo virtuoso. Sono quasi 30.000 i kg raccolti in Sicilia che sono andati a favore di 8 associazioni locali. Per questo nei negozi dov’è presente Buon fine i prodotti freschi in scadenza sono raccolti dal personale della Cooperativa il giorno stesso e preparati per le associazioni che li ritireranno grazie all’impegno di tutti.

Un meccanismo cooperativo per promuovere uno stile di vita e di consumo sempre più sostenibile. Oggi i processi burocratici per donare i prodotti invenduti sono più semplici grazie alla Legge Gadda (166/2016), che rispetto alla precedente legge del Buon samaritano (2003) ha allargato il bacino dei destinatari delle categorie di prodotti donabili. Tutte queste azioni, inoltre, risultano ancora più virtuose se inquadrate in un contesto internazionale: anche l’Onu ha voluto inserire tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile quello di garantire “modelli sostenibili di produzione e di consumo” per “dimezzare lo spreco pro-capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto”. 

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