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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Viale Strasburgo

"Servono oltre 80 mln per adeguare le strutture": il bilancio del dg di Villa Sofia

Gervasio Venuti ha incontrato la stampa a un anno dal suo insediamento. Tra i temi affrontati le difficoltà organizzative e strutturali degli Ospedali Riuniti, ma anche gli interventi effettuati e quelli programmati per i prossimi mesi. Inevitabile il riferimento all'ex primario Matteo Tutino

Ristrutturare i due pronto soccorso, implementare e riorganizzare la pianta organica per dotarsi di un responsabile per ogni struttura sanitaria, completare il percorso del "Materno infantile" e diventare punto di riferimento dell'utenza del pronto soccorso, pediatrico e non. Sono questi alcuni degli obiettivi di Gervasio Venuti, direttore generale dell'azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello - nelle ultime settimane finiti sotto l'occhio del ciclone per la vicenda Tutino - che ha incontrato oggi la stampa presso la sede legale di Villa Sofia, in viale Strasburgo, insieme al direttore amministrativo Fabrizio Di Bella, e al direttore sanitario Giovanni Bavetta.

Un incontro per far luce sulle difficoltà strutturali, economiche e organizzative dei tre edifici - Cto, Villa Sofia e Cervello - e in particolare delle carenze di personale, ma anche per fare un punto sugli interventi effettuati nel corso dell'ultimo anno e su quelli programmati per i prossimi sei mesi. Interventi che necessiterebbero di una somma pari a 30 milioni per rendere a norma ciò che oggi sta andando avanti con limiti e deroghe. Per gli interventi più specifici atti a risanare le difficoltà all'interno di tutte e tre le strutture, la cifra sale invece a ben 80/100 milioni. Le maggiori difficoltà si concentrano soprattutto nei padiglioni B e B2 del Cervello e in quelli geriatrico, trasfusionale e nella vecchia Pediatria di villa Sofia. "A parte il poli-chirurgico - ammette Venuti - il resto è carente". 

Il direttore generale non ha difficoltà a dire che quando - nel primo luglio dello scorso anno - ha preso il timone del comando, ha riscontrato degli evidenti "conflitti interni". "E' stato proprio questo - osserva - uno dei miei primi obiettivi, quello che ognuno stesse al suo posto". Nonostante le difficoltà, però, il Venuti si dice "fiducioso" e "consapevole del fatto che bisogna insistere su quanto già tracciato". "Abbiamo difficoltà di copertura di una serie di posizioni, come quelle dei dirigenti che sono 4 a fronte dei 18 previsti. Ciò porta a un ritardo tra fase di programmazione e attuazione. Una parte del padiglione b è inagibile e particolari criticità vengono dal fatto che Radiologia tradizionale non è vicino al pronto soccorso. Problemi, però, che l'Assessorato ci sta aiutando a risolvere". 

Se sono tante le criticità, non mancano i dati positivi. "Innanzitutto - spiega - negli ultimi dodici mesi si è creato un differente clima lavorativo. Abbiamo recuperato posti letto e indice di attrazione extraprovinciale. Ciò che portato a un significativo recupero nel secondo semestre 2014 con indici di occupazione maggiori e superiori al 2012 e 2013. Particolarmente importante poi il fatto che costituiamo un vero punto di riferimento della produzione delle cellule staminali". Dall'1 luglio 2014 al giugno 2015 sono state attivate due sale operatorie e tre sale ostetriche. L'azienda si pone, poi, come vero riferimento nella chirurgia robotica minininvasiva, grazie alla presenza del Robot da Vinci, che rappresenta oggi la piattaforma più evoluta presente sul mercato. 

Cifre alla mano, l'analisi economica dei dati del primo e del secondo semestre comparata con i dati consuntivi del 2012 e 2013 segnala un'inversione di tendenza e un recupero complessivo della produzione. Stessa situazione anche in materia di posti letto e - come anticipato - di attrazione extraprovinciale soprattutto nelle strutture di Trapani (2040 dimessi) e Agrigento (985 dimessi). Particolarmente importanti sono risultati poi la convenzione stipulata con l'Università degli Studi di Palermo e gli interventi effettuati nell'ambito del contrasto degli abusivi, dell'attivazione dei parcheggi per l'utenza e della gestione informatizzata delle farmacie di reparto. 

Tra gli interventi previsti quello di riapertura del presidio di via Ingegneros, che dovrebbe essere destinato agli uffici aziendali e agli ambulatori delle attività istituzionali, e di strutturazione dell'elisuperficie, che - dopo le valutazioni del caso al Demanio - dovrebbe estendersi in un'area di 8 mila metri quadrati, all'interno del Parco Bordonaro. Entro la prossima Primavera, inoltre, è previsto l'avvio dei concorsi per rifocillare di 150 membri il personale sanitario, tecnico e amministrativo.

Non è mancato un riferimento all'ex primario di Chirurgia Plastica, Matteo Tutino. Venuti spiega che si è subito affrontato il problema con un "riassorbimento" del vecchio personale che nel 2013 era stato spostato per "incompatibilità ambientale". In materia, invece di danno di immagine, il direttore conclude senza mezzi termini: "Se avessimo potuto evitarlo, lo avremmo fatto ma era difficile fare qualcosa laddove c'era in corso un intervento congiunto di magistratura, polizia giudiziaria e del lavoro". 

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