Bottiglie a ruba al Vinitaly: ladri al Padiglione Sicilia, la vittima è un'azienda monrealese

"La vetrina è vuota perché hanno rubato il vino consegnato nello stand. Ci scusiamo per non potervi fare degustare tutta la nostra produzione". La scritta è su un foglio bianco appeso nella vetrina dello stand al Vinitaly. E' del titolare della cantina Feudo Disisa di Monreale, prigioniero di un incubo. Lui si chiama Mario Di Lorenzo: ha appena subìto il furto di oltre 200 bottiglie di vari vini che gli servivano per “affrontare” nel migliore dei modi questa fiera veronese.

"Ho spedito tutto come al solito - racconta Di Lorenzo a MonrealePress - venerdì mi hanno detto di aver consegnato tutto e che avrei trovato i vini all’interno del mio stand". Sabato mattina, però, l’amara scoperta: dei vini nessuna traccia. “Ho gironzolato un po’ all’interno del Padiglione Sicilia per cercare di capire se qualcuno si fosse sbagliato prendendo i miei vini, ma nessuna traccia”. Il pallet con i vini era sparito, volatilizzato. “Non mi è rimasto altro da fare che la denuncia ai carabinieri”. Il problema è che l'indomani iniziava ufficialmente Vinitaly e Di Lorenzo è rimasto senza vino da proporre agli addetti ai lavori e agli appassionati. “C’era il weekend di mezzo ed è stato davvero complesso riorganizzare tutto. Ma grazie agli amici ce l’abbiamo fatta”.

Poi la chiusura: "La mia rabbia - ha aggiunto a MonrealePress - non è dovuta al fatto che ho subìto un danno economico per il furto delle bottiglie, ma un danno di immagine e commerciale notevole. Non ho potuto proporre ai buyer le nuove etichette e far assaggiare le mie referenze. Nella vetrina dello stand non ho messo bottiglie, ma un cartello che chiede scusa ai visitatori. Ma mi ha fatto ancora più rabbia non avere il supporto di VeronaFiere. Prima, secondo me, la sicurezza era gestita in maniera più efficiente. Adesso tutte lo porte della fiera sono sempre aperte. E basta un secondo di distrazione per creare un danno a chi qui c’è venuto solo a lavorare".