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Cronaca Via Ernesto Tricomi

Maxi furto al Civico, rubata una tv ai bambini di Oncoematologia

E' accaduto nel weekend, quando qualcuno è riuscito a intrufolarsi nella struttura sanitaria dopo aver rotto una finestra. Ma i reparti colpiti sarebbero diversi: i ladri sarebbero riusciti ad accedere al magazzino rubando materiale per migliaia di euro

Ladri senza scrupoli che non risparmiano neanche i bambini e gli ammalati. Brutto risveglio all’ospedale Civico, dove negli ultimi due giorni sono stati rubati un televisore e un computer portatile dal reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale dei Bambini (con sede all'interno del Civico), forniture sanitarie per migliaia di euro e tanto altro ancora. Un furto da manuale, pianificato nei minimi dettagli, con tanto di telecamere di sicurezza oscurate con lo spray o puntate in maniera tale da creare dei coni d’ombra per agire indisturbati. “E' successo anche di peggio - spiega dalla direzione sanitaria del Di Gristina il dottore Giuseppe Giuliana -, tanto che sono arrivati a rubare anche gli scopini del gabinetto e i sifoni dei lavandini”. 

La denuncia, oltre che negli uffici di polizia, è arrivata anche sui social, con tanto di foto e messaggi di sdegno. “Purtroppo negli ultimi anni - spiega a PalermoToday il dottore Antonino Trizzino del Civico - si sono registrati vari furti. L’ultimo nel fine settimana, nonostante l’impianto di allarme donato all’azienda. Per fortuna la città risponde sempre con grande sensibilità sostenendo - conclude - le iniziative delle nostre associazioni che provvederanno sicuramente a riacquistare il televisore”. Ma i ladri, oltre ad aver spaccato una finestra (foto in basso) e scardinato il televisore dal suo supporto privando i bambini dell’ospedale di uno strumento utilizzato per lo svago, avrebbero colpito altri reparti della struttura sanitaria".

“Nessuno fino a questa mattina - aggiunge Serena Orlando, caposala del reparto di Oncoematologia pediatrica - aveva notato nulla. Poi qualcuno del personale ausiliario mi ha fatto notare che mancava la tv. Tutto distrutto, calcinacci a terra e finestra del bagno rotta”. In quella zona dell’ospedale, per questioni di privacy, non c’è alcun "occhio elettronico" a vigilare, presenti invece nei pressi dei magazzini. Lì sono stati rubati presidi medico-sanitari per migliaia di euro, come diversi scatoloni contenenti guanti in lattine. “Pare abbiano spruzzato con un liquido le telecamere - aggiunge Orlando - e ne abbiano girate altre. Un furto generalizzato per il quale non possiamo ancora fare un bilancio”. Il reparto colpito, stando ai dati forniti dalla Questura, sarebbe stato quello di Pneumologia e, in particolare, una delle sale utilizzate dal personale medico.

Le informazioni sull’accaduto, dopo che la polizia ha avviato le indagini, sono ancora frammentarie. Il bottino dei ladri potrebbe essere più consistente di quanto ancora non sembri. Non è da escludere, dunque, che una qualche banda abbia preso di mira l’ospedale, dopo averne forse analizzato la planimetria, imparando dove colpire e in quale momento della giornata. Sebbene dispiaciuto per l’ennesimo raid che ha colpito un luogo dove la gente viene ricoverata e cerca serenità, “piange con un occhio” il dottore Giuliana: “Nei miei sopralluoghi nei reparti ho visto che i bambini, fortunatamente, preferiscono i giocattoli ‘classici’”. Alcuni degli arredi erano stati reperiti grazie alle associazioni dei genitori Spia e Aslti che, ancora una volta, dovranno “farsi in quattro” per attrezzare il reparto, in modo da renderlo sempre più a misura di bambino e permettere loro di trovare nel gioco e nel confort un aiuto per affrontare la malattia con più spensieratezza.

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