rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Via Villa Sofia

Furto nella notte a Villa Sofia, rubato il telefono a un paziente: "Entra chiunque"

A segnalare l'assenza di adeguati controlli è un 42enne ricoverato in Chirurgia: "Le telecamere installate nei corridoi non sono attive". Il direttore sanitario conferma: "Mai entrate in funzione perchè i sindacati si sono opposti"

"Ieri sera ho messo a caricare il mio cellulare e stamattina non c'era più". A segnalare a PalermoToday l'ennesimo furto avvenuto in una struttura sanitaria è Filippo Alario, 42 anni, paziente ricoverato nel reparto di chirurgia di Villa Sofia, al sesto piano dell'edificio. Il quarantaduenne ha chiamato la polizia che si è recata sul posto e chiesto alla direzione di poter acquisire le immagini delle telecamere installate nei corridoi per risalire al colpevole. Richiesta vana perchè le telecamere non sono in funzione. "Sono state predisposte - spiega il direttore sanitario Pietro Greco - da una precedente amministrazione nel 2012 ma non son mai state attivate perchè i sindacati si sono opposti. Con il passare del tempo poi sono state vandalizzate". 

A breve però le cose cambieranno. "Abbiamo aderito alla gara della Consip per l'acquisizione del sistema di telecamere - continua Greco - quindi quanto prima saremo in grado di installare delle nuove telecamere nei corridoi e all'ingresso dei presidi dell'azienda sanitaria".

Nel frattempo però i pazienti non si sentono sicuri. "Le telecamere non sono attive - afferma Alario - e nei reparti può entrare chiunque, non solo i parenti dei pazienti malati. Da qui i continui furti in degenza: nelle scorse settimane è sparito anche un televisore. Se sono entrati per rubare possono farlo anche per aggredire qualcuno. Il minimo che può fare l'azienda è prendere provvedimenti e fare maggiori controlli. Attivare le telecamere sarebbe già un passo avanti importante: chi è entrato sa che le telecamere non funzionano e si muove liberamente".

"Il problema esiste - dichiara il dirigente sanitario - e riguarda tutti gli ospedali, non sono il nostro. La cosa ovviamente ci dispiace ma la militarizzazione degli ospedali non è possibile. Quello che possiamo fare è rendere difficile l'accesso all'interno dei reparti chiudendo le porte e utilizzare delle porte adatte alle strutture sanitarie, che si aprono solo dall'interno. Essendo strutture pubbliche però siamo soggette alle gare che hanno tempi standard. Ci auguriamo quanto prima di riuscirere a dare maggiore sicurezza ai nostri pazienti". 

Intanto ai ricoverati non resta che presentare denuncia alle forze dell'ordine. Cosa che Alario ha già fatto: "Ho preso un pemesso e sono andato al commissariato. Io sono ancora giovane e le mie condizioni di salute non sono gravi, ma se a subire il furto fosse stato un anziano o un malato grave?"
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Furto nella notte a Villa Sofia, rubato il telefono a un paziente: "Entra chiunque"

PalermoToday è in caricamento