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Ospedale Civico, si appisola sul lettino dopo la flebo e le rubano l'iPhone da mille euro

Furto a Oncologia, a raccontare l'accaduto è stata la figlia della vittima, una malata terminale di cancro. Un incubo nell'incubo. Il primario: "Siamo dispiaciuti per l'accaduto, c'è molta gente che gira qua..."

Come ogni mattina da un po' di tempo a questa parte è stata svegliata dagli infermieri del reparto di Oncologia medica per fare colazione e sottoporsi alla terapia. Giusto il tempo di una flebo e si appisola nuovamente, ma dopo un paio di ore apre gli occhi e non trova più il suo smartphone, lasciato sul comodino, a pochi centimetri da lei. Quasi mille euro di iPhone "volati via". A raccontare l’accaduto una ventenne la cui madre, malata terminale di cancro, è stata protagonista di un incubo nell’incubo: "Non vi dico quanto ha pianto e quanto ha urlato. I carabinieri non hanno potuto fare altro che raccogliere la denuncia. In sostanza è uno schifo, non possiamo stare tranquilli neanche in ospedale”. Il primario Livio Blasi (nella foto in basso): "Siamo dispiaciuti per l’accaduto e non sappiamo quali altre soluzioni esistano".

I fatti si sono verificati due giorni fa. La donna è stata svegliata intorno alle 6,30, ha mangiato qualcosa, anche in vista dell’assunzione dei farmaci per contrastare il tumore, e si è concessa qualche altra ora di sonno. Poi l’amara sorpresa. “Come se non bastasse - continua la figlia, che preferisce mantenere l’anonimato - si sono presentate altre persone per denunciare il furto di soldi". oncologia civico 2.jpgIl dottore responsabile del reparto, dispiaciuto per l’accaduto, ha ammesso quanto sia difficile tenere la situazione sotto controllo: "Stiamo ragionando sul da farsi. Purtroppo le porte, che collegano ad anche altre zone del reparto, non possono stare chiuse per questioni di urgenza. Pensi che i medici che hanno iniziato il turno stamattina, hanno trovato tre porte forzate - continua Blasi - e ora stiamo controllando se è stato rubato qualcosa”.

Il primario di Oncologia, però, invita anche i familiari a prestare maggiore attenzione affinché gli estranei non possano intrufolarsi nel reparto. “Purtroppo c’è la cattiva abitudine dei familiari di lasciare le porte in maniera tale che si possano aprire ad ogni ora. Infatti siamo costretti a pulire quasi ogni giorno le serrature, dove vengono inseriti pezzetti di carta per evitare che scattino le serrature”. Nessun sospetto sull’autore del furto: “Escludiamo possa trattarsi del personale, anche se tutto è possibile. C’è molta gente che gira qua, da chi fa l’elemosina a chi viene a lasciare i bigliettini da visita, come ambulanze private e altro ancora”.

livio blasi-2Sia i pazienti che il personale sanitario invocano sicurezza e maggiore controllo nei reparti. L’ospedale Civico, purtroppo, non è nuovo a episodi del genere. Nel settembre dell’anno scorso un uomo è stato arrestato dopo aver svuotato le cassette dei soldi di alcuni distributori di bevande. E’ lo stesso quarantenne della Zisa che ad agosto aveva portato via i televisori utilizzati dai piccoli pazienti (GUARDA VIDEO) dell’Oncoematologia pediatrica. E i furti non avvengono solo in corsia, ma anche all’esterno. Nel febbraio 2014, per esempio, un 22enne è finito in manette dopo essere stato sorpreso a smontare le canalette in rame dal tetto di Oncologia.

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