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Cronaca

Cantiere navale, i lavoratori occupano la sede dell'assessorato regionale

Protesta nei locali dell’assessorato alle Attività Produttive di via degli Emiri. Protagonisti un centinaio di operai aderenti a Fiom, Fim e Uilm: sollecitano una decisione sugli impegni presi per l’appalto del bacino di carenaggio da 80 mila tonnellate

Occupata la sede dell’assessorato alle Attività Produttive di via degli Emiri da parte di un centinaio di lavoratori del Cantiere Navale aderenti a Fiom, Fim e Uilm. Gli operai, che hanno occupato le stanze  del piano terra, sollecitano una decisione sugli impegni presi per l’appalto del bacino di carenaggio da 80 mila tonnellate, che darebbe forte impulso allo stabilimento di Palermo in un importante settore come l’offshore.

“Aspettiamo ancora l’incontro al Mise per la firma dell’accordo quadro per la realizzazione del bacino galleggiante da 80 mila tonnellate – dichiara Francesco Foti, rappresentante della Fiom Cgil di Palermo e Rsu al Cantiere Navale -. Siamo qui per sollecitare la Regione, che continua a manifestare disinteresse rispetto alle questioni che riguardano la politica industriale e questa assenza sta portando alla desertificazione delle realtà produttive  La Regione ha finora disertato gli appuntamenti. L’ultima volta, il 14 settembre, il ministero allo Sviluppo Economico aveva convocato tutti per sottoscrivere il protocollo. E la Regione era assente. Chiediamo al presidente Crocetta e all’assessore Vancheri di firmare l’accordo con urgenza. Abbiamo chiesto tante  volte all’assessorato un confronto. Adesso i lavoratori sono stanchi”.

Ieri a sollecitare l’eliminazione degli ostacoli per la sottoscrizione dell’accordo erano stati anche il segretario della Fiom Cgil Francesco Piastra e il coordinatore degli stabilimenti nazionali Fincantieri per la Fiom Bruno Papignani, all’assemblea Fiom dentro il Cantiere per il rinnovo del contratto nazionale integrativo. “E’ assurdo che mentre arrivano segnali di ripresa e le commesse finalmente non mancano e garantiscono l’impiego di tutti i lavoratori la Regione non partecipa a un piano di rilancio. Con Fincantieri i lavoratori hanno sottoscritto un patto per lavorare alle  commesse in arrivo garantendo una maggiore flessibilità. Noi abbiamo fatto la nostra parte di sacrifici. La Regione non abbia alibi: l’accordo quadro che metterebbe in sicurezza il Cantiere e lo doterebbe di  un bacino unico nel suo  genere in tutta Europa”.

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