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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Figuccia e il "giallo" Amat: "Autobus, che fine hanno fatto i controllori?"

Così il consigliere comunale di Forza Italia: "Improvvisamente l'azienda ha deciso di tagliare il numero degli addetti ai controlli sui propri mezzi, così facendo il fenomeno dei portoghesi aumenta"

“Nello scorso semestre, l’Amat ha incrementato il numero dei controllori in servizio sugli autobus. Ma, da qualche mese, questi addetti, alcune decine, sono rientrati tutti a svolgere i vecchi compiti, spesso in ufficio o nelle portinerie delle varie sedi”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia, che prosegue: “Per sei mesi, tra la fine del 2014 e l’inizio di quest’anno, grazie alla presenza di questi controllori, il numero dei biglietti venduti dall’azienda di via Roccazzo è sensibilmente aumentato, facendo così incrementare le entrate societarie. Ma, quasi improvvisamente, a fine dello scorso febbraio, l’Amat ha deciso di tagliare il numero degli addetti ai controlli sui propri mezzi, svolti soprattutto da ex autisti dichiarati inidonei alla guida per motivi di salute. Era un metodo, apprezzabile, per cercare di contrastare il fenomeno dei “portoghesi”, che non accenna a diminuire. Per la verità, alcuni risultati si erano visti e quindi ci si aspettava che l’esperimento continuasse. Ed invece, i vertici dell’Amat hanno deciso di fare marcia indietro".

Secondo alcune indiscrezioni, la ragione di questa decisione sarebbe legata all’impennata che hanno avuto gli abbonamenti, il cui costo è stato sensibilmente diminuito, tanto che molti utenti hanno preferito comprare la tessera mensile o annuale piuttosto che spendere molto di più con i biglietti giornalieri. "Proprio questo drastico calo della vendita dei ticket - dice Figuccia - avrebbe convinto i dirigenti di via Roccazzo a far tornare i controllori alle vecchie mansioni, poiché non è stato registrato un adeguato aumento delle entrate. In questo modo, però, i “portoghesi” continuano a viaggiare come prima, come se fossero indiani all’assalto della diligenza Amat".

"Inoltre, resta misterioso pure il destino dei circa 100 cosiddetti bigliettai, gli addetti alla vendita dei biglietti, dislocati nelle 5-6 postazioni della città (dalla stazione centrale a piazzale Giotto, da via Ernesto Basile al Politeama, ecc), con quest’ultime che spesso restano chiuse, soprattutto nel pomeriggio, perché presidiate soltanto di mattina. A quanto pare, infatti, molti di loro avrebbero patologie mediche incompatibili con il ruolo svolto, tanto che possono fare servizio soltanto per poche ore al giorno. Mi auguro che Orlando - chiude Figuccia - intervenga al più presto presso i vertici dell’Amat affinchè vengano reintegrati i “controllori” sugli autobus per garantire i cittadini onesti che pagano regolarmente il biglietto o l’abbonamento”.

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