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Cronaca

Duemila chilometri di cavi e investimento da 90 milioni: Palermo punta sulla fibra ottica

Siglata l'intesa tra Comune e Open Fiber (società compartecipata Enel-Cassa depositi e prestiti). La città è stata divisa in 4 macro aree: Brancaccio, Rocca, Cusmano, Tommaso Natale. La rete partirà da questi nodi per estendersi anche alle altre zone

Comune di Palermo e Open Fiber (società compartecipata Enel-Cassa depositi e prestiti) assieme per la digitalizzazione ultraveloce della città attraverso la fibra ottica. Il piano di cablaggio - suggellato da un protocollo d'intesa firmato oggi - prevede 1.500 chilometri di rete interrata e 500 chilometri di rete aerea, che raggiungerà circa 224mila unità immobiliari. Il 50% degli edifici che si trovano nel territorio comunale saranno "coperti" con la fibra ottica entro il 2017; l'80% entro aprile 2019. La fibra ottica verrà portata fino ad appartamenti e uffici in modalità Fiber to the home (Ftth), in grado di supportare velocità di trasmissione - sia in download che in upload - fino a 1 Gbps (1.000 megabit al secondo). Ad utilizzarla saranno diversi provider, con cui gli utenti stipuleranno i contratti per l'accesso ad internet. Tra le società che hanno già raggiunto l'accordo con Open Fiber e che saranno attive a Palermo ci sono Wind, Vodafone e Tiscali. 

Per l'infrastruttura, Open Fiber investirà 90 milioni di euro. I lavori, già avviati nei giorni scorsi, vedranno impiegati per più di due anni circa mille tra tecnici e operai. "Una ricaduta occupazionale importante per la città di Palermo - ha sottolineato Tommaso Pompei, amministratore delegato di Open Fiber -. Intendiamo dotare Palermo di un'infrastruttura centrale sia per la competitività delle imprese sia per le utenze domestiche. A livello nazionale abbiamo chiuso accordi con 15 provider, con altri 38 siamo in corso di negoziazione. Tutti potranno utilizzare la rete, incluse le piccole società che vogliono offrire internet all'utente finale".

L'accordo sottoscritto con il Comune renderà più snello l'iter autorizzativo e, laddove possibile, Open Fiber potrà utilizzare infrastrutture già esistenti come reti di acqua e gas dismesse. Ciò consentirà di accelerare i lavori per l'installazione della fibra ottica. La città è stata divisa in quattro macro aree (Brancaccio, Rocca, Cusmano, Tommaso Natale): la rete partirà da questi nodi per estendersi a tutta la città. "Non ci saranno lavori a macchia di leopardo", ha tenuto a precisare Pompei. "Abbiamo previsto l'apertura alla commercializzazione - ha aggiunto - quando raggiungeremo il 50% di copertura. Tuttavia se qualche provider ci chiederà di anticipare i tempi, in presenza di sottoreti già completate, saremmo ben felici di accontentarli". 

Palermo è tra le prime 10 città d'Italia che rientrano nel piano di sviluppo della banda ultralarga. Oltre alla realizzazione della rete, Open Fiber assicurerà in futuro anche la gestione e la manutenzione. "Non è una casualità che Open Fiber - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - abbia puntato su Palermo: la fibra ottica infatti s'inserisce dentro una visione di città già concreta. Gli investimenti e le ricadute occupazionali di questo progetto ricadono in un terreno fertile. Dopo la digitalizzazione degli uffici comunali con il cosiddetto anello telematico, infatti, la fibra ottica arriverà anche nelle case dei palermitani".   
 

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