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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nessuna offerta per Grande Migliore: si avvicina lo spettro del fallimento

E' andato deserto il bando per rilevare l'azienda. Pare tramontata anche l'opzione dei fratelli Bellavia: a questo punto il licenziamento di 160 lavoratori sembra a un passo. Organizzato un sit-in di protesta davanti al Polo Notarbartolo

Per Grande Migliore si avvicina lo spettro del fallimento. E' andato deserto il bando per rilevare l'azienda. A questo punto il licenziamento di almeno 160 lavoratori sembra a un passo. Nessuna offerta per la rilevazione del gruppo Grande Migliore. Monta la protesta: alle 16 un gruppo si è radunato al Polo Notarbartolo per un sit-in. I lavoratori sono in cassa integrazione fino al 7 giugno, giorno in cui scadrà la procedura straordinaria. Si attendeva l’offerta della Gieco srl, società della famiglia Bellavia, che alla fine non è arrivata.

Naufraga anche la prospettiva della Gieco, che fa capo alla famiglia Bellavia. Un piano in extremis per salvare Grande Migliore con l'acquisizione del ramo d'azienda, con marchio, licenza e lavoratori. Ma alla fine non è arrivata nessuna offerta.

Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Uil Sicilia, nel giorno della sua rielezione, ha commentato: "A giugno scade l'amministrazione straordinaria per cui il passo successivo è il fallimento. Difficile che il ministero decida a breve con un nuovo avviso. Comunque noi non ci arrendiamo, speriamo che la curatela fallimentare proceda con un nuovo bando ricordandosi che di mezzo ci sono 150 lavoratori da salvare a tutti i costi".

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