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Cronaca

Ex Pip, niente soldi a giugno: proclamato lo stato di agitazione

La preoccupazione dei sindacati: "A questo punto temiamo che le risorse siano insufficienti anche per coprire le prossime mensilità"

I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori Ex Pip. Il motivo? Il mancato pagamento delle spettanze di giugno. La decisione è stata presa da Filcams Cgil - Fisascat Cisl - Uiltucs Uil. "I lavoratori lamentano l'ennesimo ritardo sui pagamenti delle mensilità - dichiara Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat - ma siamo anche fortemente preoccupati per tutte quelle voci che sempre più insistenti sembrano riferirsi al fatto che le risorse sono insufficienti non solo a coprire la mensilità di giugno ma anche i mesi venturi".

Per Calabro "è impensabile che i lavoratori debbano, alla fine di ogni mese, sperare di ricevere quello che, di fatto, gli spetta di diritto. Registriamo, tra l'altro, con rammarico che nonostante circa 200 lavoratori abbiano fatto richiesta di fuoriuscuta dal bacino, ad oggi, per insufficienza di risorse non hanno potuto usufruire del beneficio".

Quindi la richiesta: "Nel rivendicare, pertanto, l'istituzione del tavolo tecnico concordato nel corso dell'incontro svoltosi il 27 aprile scorso col Presidente della Regione in modo che possano essere affrontare tutte le tematiche atte a trovare ogni percorso utile per tutelare e salvaguardare i livelli occupazionali, chiediamo al Governo Regionale che con urgenza eroghi le risorse che possano rimpinguare il capitolo di spesa in modo da garantire stipendi puntuali e quanto convenuto a favore dei lavoratori che hanno espresso la volontà di fuoriuscire dal bacino. Necessita che le Istituzioni portino avanti percorsi concreti e fattibili piuttosto che pensare di poter affrontare ogni problematica in emergenza.

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