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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Terrasini

Terrasini, evade il fisco per oltre due milioni: sequestro di beni a club sportivo

Fondamentale per ricostruire il reale volume d'affari della ditta, che ospita all'interno anche un ristorante/pizzeria, un file trovato dai finanzieri in un pc: conteneva tutte le ordinazioni prese ai tavoli dai dipendenti tramite i palmari

Un'azienda di Terrasini avrebbe evaso il fisco per oltre due milioni di euro. E' quanto scoperto dalla guardia di finanza di Partinico dopo due anni di indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Palermo. Nei giorni scorsi per la titolare della ditta individuale che opera nel settore della ristorazione e degli impianti sportivi, Gazzara Club il nome, è scattato il provvedimento di sequestro patrimoniale finalizzato alla confisca. Nel dettaglio, sono stati sequestrati otto fabbricati, quattro terreni, cinque auto nonché le disponibilità liquide presenti sui conti correnti aziendali e su quelli della titolare della ditta e del marito, vero dominus dell’impresa.

I finanzieri al termine di una verifica fiscale, condotta dal 2016 al 2017, hanno accertato che la titolare, con la collaborazione attiva del marito, al fine di evadere le imposte, ha omesso di dichiarare ricavi per oltre tre milioni di euro e Iva per quasi 500 mila euro, relativamente agli anni d’imposta dal 2012 al 2016, incorrendo nel reato di dichiarazione infedele. 

L’attività ispettiva, resa ancor più difficoltosa dall’irregolare tenuta della contabilità, si è incentrata sulla ricostruzione del reale volume d’affari conseguito dall’impresa, mediante l’analisi di tutta la documentazione contabile ed extra-contabile. Per definire la somma evasa, oltre alle indagini finanziarie eseguite sui conti correnti intestati alla ditta e agli amministratori, di fondamentale importanza è risultato un file, scovato dai finanzieri all’interno di un computer utilizzato agli amministratori: all'interno venivano registrate tutte le ordinazioni prese ai tavoli dai dipendenti del ristorante tramite i palmari.

Nel corso delle successive indagini, è stato richiesto agli inquirenti l’applicazione della misura cautelare del sequestro preventivo per un valore di 2.043.281,14 euro, importo corrispondente all’imposta evasa. 

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