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Cronaca

Rifiuti, l'Amia organizza un piano: "Due settimane per recuperare"

Almeno tremila tonnellate di spazzatura da rimuovere. Stanotte altri 50 roghi di cassonetti. Prefetto e commissario Latella puntano il dito contro l'azienda per l'emergenza

Ci vorranno un paio di settimane affinché la città torni pulita. Parola di Amia che stamattina ha riunito i suoi vertici per organizzare un piano di lavoro e cercare di accorciare i tempi di recupero dell'emergenza rifiuti. Sono almeno tremila le tonnellate rimaste sulle strade della città dopo lo sciopero dei netturbini per gli stipendi di marzo. E stanotte i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere altri 50 roghi di cassonetti.

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FUTURO INCERTO. A sbloccare la situazione il mandato di pagamento da due milioni di euro per la pulizia delle caditoie che il Comune ha versato ad Amia e che l'azienda sta usando per le paghe ai dipendenti. Adesso però si temono nuove emergenze per il futuro.

PREFETTO E COMUNE CONTRO L'AMIA. Eppure il prefetto Umberto Postiglione e il commissario straordinario del Comune, Luisa Latella, che si sono mossi per risolvere la crisi, hanno puntato il dito contro l'Amia. Il commissario Latella ha fatto notare che l'azienda si è fatta trovare senza liquidità nonostante nell'ultimo mese abbia ricevuto erogazioni 15 milioni di euro. L'Amia comunque vanta crediti per circa 85 milioni con gli Ato e i Comuni della provincia per l'utilizzo di Bellolampo. Più duro il prefetto Postiglione: "La comunicazione che avrebbero pagato solo il 50 per cento degli stipendi ha prodotto una tensione immotivata. Chiederò ai commissari chiarezza su come è stato gestito il rapporto coi sindacati".

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